Autodidatta Arturo Vermi ha vissuto l’atmosfera e la vivacità del dopoguerra a Parigi e a Milano raggiungendo obiettivi di riconoscimento anche nel mercato dell’arte
Lo JUS Museum di Napoli ospita la mostra ARTURO VERMI. Opere 1960 – 1975, aperta al pubblico fino al 11 maggio
Lo JUS Museum è uno spazio espositivo ed una galleria d’arte, attenta al collezionismo più esigente, con una selezionata offerta di opere d’arte moderna e contemporanea.
Dal 21 marzo 2024 Jus Museum presenta la mostra retrospettiva Arturo Vermi. Opere 1960-1975, a cura di Marcello Palminteri.
Arturo Vermi (1928-1988) era nato a Bergamo ma si trasferisce giovane a Milano per lavorare come operaio alla Pirelli, il cui Centro Culturale era già attivo e vivace e ha ospitato la prima mostra di Arturo.
Autodidatta entra in contatto con gli ambienti di Brera e nel 1958 decide di dedicarsi alla pittura, iniziando con opere figurative a tema naturalistico e tecnica espressionista per poi sviluppare la ricerca verso forme più in sintonia con il contesto internazionale, ben conosciuto nel soggiorno parigino nel 1960/61, e soprattutto a Milano, grazie a Lucio Fontana.
La mostra di Napoli presenta venti opere che testimoniano un percorso di quindici anni centrali della ricerca artistica di Vermi, dagli esperimenti informali della fine degli anni Cinquanta, alla conquista del segno, elemento caratterizzante delle sue opere e di quelle del “Gruppo del Cenobio”, che Arturo Vermi fonderà nel 1962 insieme ad Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Ettore Sordini e Angelo Verga.
Il gruppo era nato in opposizione sia alle tendenze nichilistiche e agli eccessi concettuali, sia all’invasione della cultura popartistica americana, muovendosi in direzione semantica in una rinnovata fedeltà all’astrazione e alla pittura, anticipando – senza tema di smentite – alcune delle ricerche successive.
È lo stesso Arturo Vermi a ricordare come il “lavoro e la ricerca svolta dal Gruppo del Cenobio risultò essere importante e lo testimonia il fatto che altri operatori, anche illustri, dieci anni dopo fecero ricerche ed esperienze simili, riscuotendo notevole attenzione da parte della critica”.
Sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: Fondazione VAF Stiftung (Frankfurt am Main), Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS (Lecce), Gallerie d’Italia di Banca Intesa (Milano). Il Catalogo Ragionato dell’artista edito da Electa è curato da Luciano Caramel.