Una mostra che colloca Terni tra i grandi centri espositivi a livello internazionale
Palazzo Montani Leoni di Terni presenta la mostra Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy, fino ad aprile
Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, ospita dal 7 dicembre 2023 la mostra Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy a cura di Costantino D’Orazio con la co-curatela e direzione di Anna Ciccarelli e con la collaborazione di Federica Zalabra.
Circa quaranta opere, tra pittura, scultura e ceramica, racconteranno l’Amore in tutti i suoi aspetti.
Perno della mostra è una straordinaria opera di Tiziano, Venere e Adone.
L’opera raffigura una delle storie più struggenti raccontate da Ovidio nelle Metamorfosi. Venere e Adone vengono raffigurati nel momento del tragico addio, quando la dea cerca disperatamente di fermare il cacciatore che, trascinato dai cani che hanno fiutato il cinghiale: sta per separarsi dal mondo divino della dea per tornare in contatto con quello umano, dove troverà la morte.
Il dipinto è uno degli esempi di quanto la pittura di Tiziano fosse richiesta dalle corone europee.
La prima edizione dell’opera, oggi al museo del Prado a Madrid, creò un tale interesse che Tiziano, con l’aiuto della sua bottega si impegnò per la realizzazione di altri presenti con alcune variazioni.
Oggi quadri con questo titolo si trovano nelle prestigiose collezioni della National Gallery di Washington, della National Gallery di Londra e dell’Ashmolean Museum di Oxford, alle quali si aggiunge ora quello recentemente acquistato da Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni esposto in mostra a Terni.
Con al centro quest’opera l’esposizione di Terni affronta il tema della rappresentazione dell’amore nella storia dell’arte, dall’antichità ai giorni mostri.
Si parte dalla mitologia greca e romana, e si prosegue attraverso le icone dell’amore spirituale medievale, fino al recupero dell’antico in epoca rinascimentale, la sua trasformazione nel Barocco e lo sguardo nostalgico nell’Ottocento, l’Amore ha potuto fare affidamento su una serie di immagini e storie che soltanto nel Novecento cominciano ad essere messe in discussione.