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Angelo Tabaro

60^ BIENNALE ARTE e LEONI D’ORO ALLA CARRIERA 2024

60^ Edizione Biennale Arte di Venezia 2024. Leoni d’oro alla carriera per Anna Maria Maiolino e Nil Yalter

Biennale Arte Venezia 2024 – Stranieri Ovunque. Leoni d’oro alla carriera nella 60^ Biennale Arte a Anna Maria Maiolino e Nil Yalter

 

Biennale Arte Venezia 2024 - Stranieri Ovunque. Leoni d’oro alla carriera nella 60^ Biennale Arte a Anna Maria Maiolino e Nil Yalter
Fonte: https://www.labiennale.org/

 

La prossima Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, sessantesima edizione, è programmata da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre 2024, con preaperture per autorità e stampa nei giorni 17, 18 e 19 aprile.

Questa edizione è diretta da Adriano Pedrosa, primo curatore latino americano della più antica manifestazione d’arte al mondo.

Adriano Pedrosa (Rio de Janeiro, 1965) ha studiato legge ed economia a Rio de Janeiro e si è specializzato in Arte e scrittura critica al California Institute of the Arts.

Dal 2014 è Direttore Artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand (Masp) in Brasile, che sotto la sua direzione ha rafforzato la ricerca in ambito etnografico e antropologico e per il quale Pedrosa ha curato diverse mostre temporanee consolidando la sua esperienza curatoriale.

Nel 1998 e nel 2006 era stato, infatti, curatore aggiunto della Bienal de São Paulo, nel 2009 direttore artistico della 2. Trienal de San Juan  e co-curatore della 12^ biennale di Istanbul per citarne solo alcune.

Motivando la scelta, il Presidente della Biennale Roberto Cicuto ha espresso un positivo giudizio su Pedrosa “conosciuto per competenza e originalità nel concepire le sue mostre con occhio attento alla contemporaneità, muovendosi da un punto di osservazione del mondo che non può prescindere dalla natura del proprio luogo di appartenenza”.

A giugno 2023 Pedrosa aveva comunicato il titolo e il tema della Biennale Arte 2024 che sarà Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere.

Il titolo è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo.

Le opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole “Stranieri Ovunque”.

L’espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia.

In occasione della Biennale Arte 2024 si parlerà quindi di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo.

Ai primi giorni di novembre, nello spirito della sua Biennale, Pedrosa ha annunciato i due leoni d’oro che saranno assegnati alla carriera nella 60^ Biennale Arte approvati dal CdA della Biennale su sua proposta.

Nell’annuncio Pedrosa ha ricordato: La mia scelta, in tal senso, ricade su due straordinarie e pionieristiche artiste, nonché migranti, che incarnano in molti modi lo spirito di Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: Anna Maria Maiolino (Scalea, Italia, 1942; vive a San Paolo, Brasile), emigrata dall’Italia al Sud America, prima in Venezuela e poi in Brasile, dove oggi vive, e Nil Yalter (Cairo, Egitto, 1938; vive a Parigi, Francia), turca, trasferitasi dal Cairo a Istanbul e infine a Parigi, dove risiede.”

Anna Maria Maiolino si dichiara un’autodidatta formatasi anche per la frequentazione della Escola de Belas Artes e degli artisti di Rio, che la portano a far parte del noto movimento artistico brasiliano chiamato Nova Figuração. Una reazione all’astrazione degli anni Sessanta contaminata da inflessioni pop.

Tra gli anni Settanta e Ottanta Maiolino comincia a dedicarsi all’arte performativa e, nel 1981, mette in scena il suo sorprendente Entrevidas, in cui decine di uova sono sparse sul pavimento e sfidano l’artista a percorrere lo spazio come fosse un “campo minato”, tenendo conto della fragilità e della precarietà dell’uovo, simbolo della vita stessa.

All’inizio degli anni Novanta intraprende la lavorazione dell’argilla, segnalando una nuova attenzione per l’espressione gestuale e sensoriale, il fatto a mano e il rapporto con la materia terra, l’argilla, materiali elementari in sculture e rilievi che perdurano fino a oggi.

In Italia l’artista è rappresentata dalla galleria Raffaella Cortese di Milano.

Nil Yalter è considerata una pioniera del movimento artistico femminista mondiale.

L’artista ricorda di non aver mai ricevuto un’istruzione formale nel campo delle arti visive ma, come autodidatta, ha condotto una costante ricerca sulle proprie pratiche e aree di interesse che vanno dalla pittura al disegno, dal video alla scultura, all’installazione.

La sua carriera artistica è iniziata nel 1957, quando ha tenuto la sua prima mostra presso l’Istituto Culturale Francese di Mumbai, in India.

Dopo essersi trasferita a Parigi nel 1965, l’opera di Yalter inaugura un capitolo davvero radicale e pionieristico, poiché inizia ad affrontare temi sociali, in particolare legati all’immigrazione e alle esperienze femminili, in un’esplorazione e in uno sviluppo davvero unici delle pratiche artistiche concettuali.

Entrambe le artiste parteciperanno per la prima volta alla Biennale Arte nel 2024:

  • Maiolino con una nuova opera di grandi dimensioni che prosegue e sviluppa la serie delle sue sculture e installazioni in argilla;
  • Yalter con una riconfigurazione della sua innovativa installazione Exile is a hard job, insieme alla sua opera iconica Topak Ev, collocate nella prima sala del Padiglione Centrale.

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