VINCENZO AGNETTI In Videoteca GAM

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- DATA INIZIO: 22/02/2022

- DATA FINE: 12/06/2022

- LUOGO: TORINO – Galleria Civica d’Arte Moderna e C. / GAM

- INDIRIZZO: Via Magenta, 31 10128 Torino - Italy

- TEL: +39 0114429518

Vincenzo Agnetti.In videoteca Gam, una mostra stimolante che invita a riflettere sulla capacità di comunicare degli strumenti a disposizione dell’uomo.

VINCENZO AGNETTI In Videoteca GAM

 

 

La Videoteca della GAM di Torino e l’ASAC, Archivio Storico della Biennale di Venezia hanno avviato, da alcuni anni, una collaborazione finalizzata a testimoniare la stagione iniziale del video d’artista italiano tra anni Sessanta e Settanta.

La mostra dedicata a Vittorio Agnetti (1926-1981) aperta il 22 febbraio presso la Videoteca della GAM rappresenta il quinto appuntamento del ciclo espositivo nata da questa collaborazione.

L’esposizione, a cura di Elena Volpato, affronta un aspetto centrale del lavoro di Agnetti: la sostituzione tra parola e numero come ultimo grado di analisi critica e azzeramento del linguaggio.

Il tema emerge nelle sue opere a partire dal 1968 con la realizzazione della Macchina drogata, una calcolatrice che traduce i numeri digitati in sequenze di lettere che si combinano senza alcun significato.

Convinto che “Una parola vale l’altra ma tutte tendono all’ambiguità” che si traduce anche nel passaggio più radicale che un codice vale l’altro ma nessuno veicola significati, l’artista tende all’azzeramento di ogni strutturato sistema culturale.

Se la parola è ambigua, i numeri che appaiono come un alfabeto universale ed elementi di un linguaggio esatto perdono ogni valore nell’opera di Agnetti diventando manifestazione di incapacità di comunicare.

Questo rappresentano le sue opere, i suoi libri d’artista e i suoi video.

Rappresentativa di questa poetica è un’opera della serie Assiomi, presente in mostra.

Si tratta di un lavoro del 1969 che mostra sotto una sequenza di lettere rovesciate ed elevate a diversi valori numerici, una frase incisa: Quando le parole si elevano a valori di numeri i numeri valgono le parole.

L’uno e l’altro codice, lettere e numeri, si trovano in posizione di simmetrico rispecchiamento, visivo e concettuale

Il nero che occupa il centro e la maggior estensione dell’opera sembra arretrare nel tempo, come volesse sottrarsi alla funzione di supporto agli instabili segni bianchi.

Questo nero è una delle molteplici forme del vuoto attorno al quale si raduna tutta l’intelligenza dell’opera di Agnetti.

Un vuoto nato dal voluto collasso di tutti i linguaggi e tuttavia aperto alla ricerca di qualcosa, forse un’eco, un rimbombo sonoro che abbia a che fare con l’interiorità del senso e non con la formulazione di un significato.

Il tema della permutabilità di parole e numeri giunge a compiuta espressione nel 1973, anno di realizzazione del video presentato in mostra, Documentario N.2, girato da Vincenzo Agnetti presso il suo studio a Milano.

Dello stesso anno è anche Frammento di Tavola di Dario tradotto in tutte le lingue, dove l’evocazione di un passato abissale si presenta con i caratteri della scrittura cuneiforme per confrontarsi con una sequenza numerica, linguaggio del presente tecnologico.

La linea di confine tra l’una e l’altra immagine è uno iato nel tempo che rende ancor più profondo l’evidente tradimento che si nasconde nella promessa di una traduzione universale.

Una mostra stimolante che invita a riflettere sul rapporto tra individuo e i suoi strumenti di comunicazione.

ORARI DI APERTURA

  • martedì > domenica 10.00 – 18.00
  • lunedì chiuso

INFO

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