La difesa non arriva dal senso di appartenenza alla comunità ma dall’isolamento
Una dura prova per la cultura
Un nemico invisibile mette a dura prova le comunità a livello mondiale.
In Italia, prima di altri Paesi il terribile virus sta segnando profondamente non solo le abitudini di vita ma il sistema economico tutto.
Non è una guerra che distrugge materialmente ma i suoi danni sono gli stessi, forse maggiori.
La paura non arriva con il rombo dei bombardieri dall’alto, ma può annidarsi tra persone vicine, nella mano di chi conosciamo.
La difesa non arriva dal senso di appartenenza alla comunità ma dall’isolamento.
Il messaggio italiano #iorestoacasa è condiviso a livello globale con la convinzione che oggi è l’unica arma per difenderci e ripartire.
L’economia paga pesantemente questa situazione. Il blocco del turismo, una delle prime componenti dell’economia italiana, è solo la punta dell’Iceberg dell’intera economia italiana.
La stessa cultura sta vivendo in prima persona le difficoltà, con eventi cancellati, musei e mostre chiuse. Tutte le attività sono state congelate.
Anche il progetto della grande mostra “La Collezione Cavallini Sgarbi” con cui il Distretto Turistico Venezia Orientale ha avviato le attività di promozione e valorizzazione del territorio è sospeso.
La mostra era iniziata bene, con buona ricaduta di stampa e di pubblico; ora è chiusa.
Tuttavia, siamo ottimisti perché forse mai, come in questi giorni, quello ch’era finora un paradigma chiaro a pochi è divenuto quasi una presa di coscienza pubblica, ovvero il fatto che la cultura è fondamentale per le nostre vite e che la cultura è alla base del senso di comunità d’un gruppo più o meno largo d’individui.
Come usciranno il senso della comunità, il valore dell’appartenenza al gruppo, la socialità, il piacere del dialogo, lo stare assieme da questa terribile prova?
Chiusi in casa gli italiani hanno cominciato e cercare nella cultura, nella musica cantata o suonata dai balconi di palazzi, nelle immagini dei film proiettati sulle pareti, nel dialogare dalle terrazzine con vicini di casa magari finora ignorati.
Nella cultura, quella offerta via etere on line da Musei, musicisti, attori si cerca di alleggerire il peso di una radicale trasformazione delle nostre abitudini di vita.
Questa stessa cultura aiuterà, quando tutto sarà finito e speriamo sia presto, tutti nella ricostruzione economica e morale del Paese.
Con questa fiducia, il Distretto Turistico Venezia Orientale aspetta il ritorno al piacere di ammirare le opere d’arte in mostra fino a tutto giugno nell’atmosfera rassicurante del palazzo Vescovile di Portogruaro, e già sta progettando le nuove proposte espositive da offrire ai cittadini ma anche ai turisti che certamente ritorneranno nelle nostre spiagge.
