Dal ricco patrimonio del Monastero delle suore Orsoline di Gorizia il museo della moda e delle Arti applicate propone una raffinata selezione di tessuti ricamati.
Tra la terra e il cielo. I meravigliosi ricami delle Orsoline
Il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia espone al pubblico, per la prima volta dopo l’acquisizione del 2017, una pregevole selezione dei raffinati ricami realizzati dalle suore orsoline nel Monastero Goriziano.
L’esposizione, inaugurata il 1° dicembre, resterà aperta fino a fine settembre 2022, animata dal desiderio di rendere pubblica una parte dell’ingente patrimonio storico, artistico e archivistico legato a oltre tre secoli e mezzo di presenza delle suore Orsoline a Gorizia e rimasto in città anche dopo che nel 2017 il Monastero è stato chiuso.
Si tratta di un patrimonio tessile unico che spazia dai paramenti sacri più sontuosi, rutilanti di oro e argento, alle più umili – ma sempre impeccabili – testimonianze dei lavori manuali che le monache praticavano e insegnavano alle proprie allieve.
La cifra distintiva delle Orsoline risiedeva infatti proprio nella vocazione all’insegnamento, attività praticata durante tutto l’arco cronologico della loro lunga, operosa permanenza in città.
Infatti, le Orsoline, subito dopo la fondazione del proprio monastero a Gorizia nel 1672, attivarono un “educandato” ovvero un convitto aperto anche ad allieve non destinate alla vita monastica, e una vera e propria scuola rivolta all’esterno.
L’esposizione evidenzia tra l’altro la dimensione europea dell’esperienza del Monastero e i suoi contatti che andavano dalla repubblica Serenissima all’impero asburgico.
Sul piano dei tessuti si vede che queste relazioni con il mondo esterno hanno portato l’attenzione e il lavoro delle Orsoline e delle allieve non solo a paramenti sacri ma anche a usanze e mode del mondo laico, in particolare sotto forma di tessuti e abiti da utilizzare in dote.
Una particolarità, evidenziata in mostra, era che spesso gli stessi paramenti sacri derivavano da trasformazioni e adattamenti di abiti femminili.
Un esempio eccellente di quest’abitudine è un tessuto francese alla moda del primo quarto del Settecento da cui fu ricavata una splendida pianeta gialla con motivo a pizzo, cui si affianca, per analogia stilistica, lo straordinario “Pizzo Coronini”, proveniente dalla Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, unico prestito presente in mostra.
Una mostra bella e stimolante per la raffinatezza del gusto e la precisione nelle realizzazioni dei ricami.