Una nuova esposizione ad Ocean Space mette in relazione arte e riflessioni sullo stato del Mediterraneo
THUS WAVES COME IN PAIRS SIMONE FATTAL, PETRIT HALILAJ & ÁLVARO URBANO – Mostra Venezia
![Mostra Arte Venezia](https://b2751090.smushcdn.com/2751090/wp-content/uploads/2023/04/Schermata-2023-04-28-alle-13.37.22.png?lossy=2&strip=0&webp=1)
VENEZIA – Ocean Space/Ex chiesa di San Lorenzo Campo San Lorenzo- Castello 5069
Dal 22/04 al 05/11/2023
Fondata e guidata da TBA21–Academy con sede nella ex Chiesa di San Lorenzo a Venezia, Ocean Space è un centro globale che presenta mostre, ricerche e programmi pubblici che intendono promuovere l’alfabetizzazione critica sull’Oceano, la ricerca collaborativa e la difesa dell’ambiente attraverso le arti.
Dal 22 aprile 2023 Ocean Space presenta “Thus waves come in pairs“, una mostra a cura di Barbara Casavecchia che include due nuove commissioni.
La mostra vede l’incontro tra le monumentali sculture in ceramica e vetro dell’artista americano-libanese Simone Fattal e la nuova installazione del duo Petrit Halilaj & Álvaro Urbano, co-commissionata da TBA21–Academy e Audemars Piguet Contemporary.
Il progetto espositivo è un’evoluzione site-specific di “The Current III“, ciclo triennale guidato da Barbara Casavecchia volto a sostenere progetti situati, pedagogie collettive e voci lungo le sponde del Mediterraneo attraverso i campi dell’arte, della cultura, della scienza, della conservazione e dell’attivismo .
Oggi quel progetto si è evoluto nel formato generativo di passeggiate, performance, podcast, conversazioni e viaggi sul campo, e ha costruito piattaforme per il pensiero collaborativo.
Incentrato sui rapidi cambiamenti climatici che interessano le sponde del Mediterraneo a un ritmo del 20% superiore rispetto a qualsiasi altra zona del pianeta, con l’espansione delle aree colpite da siccità, alterazione dei cicli dell’acqua e proliferazione delle ondate di calore, “The Current III” invita a riorientare e a registrare “i limiti dei nostri apparati della conoscenza”.
Simone Fattal è cittadina del mondo: nata in Siria, cresciuta in Libano, formatasi in filosofia in Francia e oggi residente in California.
La sua istallazione “Sempre il mare, uomo libero, amerai!” (dalla poesia “L’uomo e il mare” di Charles Baudelaire) occupa l’ala est della ex Chiesa di San Lorenzo, comprese due nicchie vuote dell’altare barocco, con un gruppo di sculture monumentali in vetro e ceramica create per l’occasione.
Tra loro, le figure di Máyya e del suo amante Ghaylán, coppia celebrata nella poesia araba classica così come in racconti e leggende popolari, che variano da paese a paese.
Petrit Halilaj (nato in Kosovo) e Álvaro Urbano (nato in Spagna) sono due artisti visivi con sede a Berlino.
Lavorando per lo più individualmente, la loro pratica comune coniuga aspetti specifici degli interessi di ciascun artista e integra la ricerca dell’altro.
I due artisti sono stati invitati a sviluppare insieme un’installazione site-specific, presentata in anteprima ad Ocean Space.
L’opera crea un ecosistema composto da una serie di sculture di grandi dimensioni di creature ibride acquatiche e terrestri, esplorando le nozioni di coesistenza e parentela tra specie diverse e tra organismi viventi e oggetti.
Durante tutto il periodo espositivo, un cast di musicisti e performer attiverà l’installazione con durata e intervalli variabili.
L’installazione occupa metà della storica chiesa di San Lorenzo, riflettendo sull’architettura unica della chiesa sconsacrata e sulle relazioni che intercorrono tra città e laguna di Venezia.
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