Thomas Hirschhorn The Purple Line

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- DATA INIZIO: 20/10/2021

- DATA FINE: 06/03/2022

- LUOGO: ROMA – MAXXI galleria 3

- INDIRIZZO: Via Guido Reni 4/a quartiere Flaminio

- TEL: +3906 3201954

L’artista svizzero Thomas Hirschhorn invita a riflettere sulla realtà nascosta dai media attraverso la pixellatura, una tecnica in cui l’immagine diventa non riconoscibile.

Thomas Hirschhorn The Purple Line

 

 

Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo è la prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea.

Sede del MAXXI è la grande opera architettonica, dalle forme innovative e spettacolari, progettata da Zaha Hadid nel quartiere Flaminio di Roma.

Organizzato in quattro dipartimenti, Architettura, Arte, Ricerca Educazione Formazione, Sviluppo propone eventi espositivi temporanei sempre di grande rilevanza.

Dal 20 ottobre 2021 alla galleria 3 del MAXXI è aperta la mostra The purple line dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn, nato a Berna nel 1975 e che oggi vive e lavora a Parigi.

Il titolo della mostra è anche il nome che l’artista ha dato alla parete allestita al MAXXI, una grande parete in cui convivono paradossi e ipocrisie del nostro tempo in immagini che provengono da un grande archivio in progress che Hirschhorn ha costruito ricavandole dalle immagini pixellate che passano costantemente nei media.

«Il mondo ha bisogno di essere de-pixellato», è una delle frasi con cui Thomas Hirschhorn descrive i «Pixel-Collage», un imponente ciclo di lavori realizzato fra il 2015 e il 2017.

Per la prima volta riuniti insieme, sono allestiti seguendo un layout disegnato dall’artista, su un lunghissimo muro viola (The Purple Line, appunto) che attraversa la galleria 3.

Un progetto che cerca di mostrare l’invisibile rinegozia il contesto espositivo e stimola chi guarda a rimanere vigile e cosciente.

La potenza di questa ricerca risiede nel farci riflettere sul controllo delle immagini, sulla loro autenticazione come “fatti”, sulla possibilità di rendere visibili le porzioni di realtà che sono sottratte al nostro sguardo attraverso la pixellatura, una tecnica in cui l’immagine diventa non riconoscibile.

Queste opere, nate dal lavoro di ricombinazione di foto pubblicitarie affiancate a immagini di corpi mutilati, spesso creano imbarazzo in chi le guarda, facendoci riflettere su un concetto più volte espresso dall’artista: il dilagare dell’ipersensibilità nel mondo contemporaneo.

Quello che Hirschhorn ricerca è uno stato di sensibilità, dato da uno sguardo che rimane vigile e cosciente di quello che ha intorno, senza negarlo; l’ipersensibilità, invece, porta spesso alla censura ed è paradossalmente legata all’autoprotezione e all’esclusione dell’altro.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > domenica 11.00 – 19.00
  • Lunedì chiuso

INFO

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