Yves Klein , il pittore che nei monocromi di international blue Klein, speciale blu ultramarino, rappresentava la dimensione immateriale dell’Universo
The Sky as a Studio. Yves Klein and his contemporaries
Il Centre Pompidou-Metz è primo decentramento del prestigioso Centre Pompidou di Parigi.
E’ nato e si è sviuluppato sviluppato in collaborazione con la grande comunità urbana – Communauté d’Ugglomération de Metz Métropole
Dal 18 luglio 2020, il Centre Pompidou-Metz presenta una mostra dedicata a Yves Klein (1928-1962), figura di spicco della scena artistica francese ed europea del dopoguerra.
The Sky as a Studio/ il cielo come uno studi è una mostra che mette in relazione il breve ma intenso lavoro artistico e di ricerca di Klein con una serie di artisti e movimenti che hanno segnato la storia dell’arte nella seconda metà del Novecento.
Lo testimoniano i numerosi artisti presenti in questa mostra.
La mostra rivela infatti molte affinità estetiche che Klein , artista geniale autodidatta, ha sviluppato, con una costellazione di artisti a lui contemporanei
Quando nel 1957 espone alla galleria Apollinaire di Milano entra in contatto con lo Spazialismo italiano.
Lucio Fontana nel monocromo esprimeva la ricerca dell’infinto oltre la materialità e la piattezza della superficie, con i suoi tagli o buchi, Klein andava alla ricerca della dimensione immateriale dell’universo con il suo blu oltremarino, colore dominante della sua ricerca.
Visione immateriale che si può ritrovare anche in Pietro Manzoni che nel monocromo vedeva una rappresentazione di vuoto, silenzio, infinito.
Piero Manzoni si è impegnato nella ricerca di uno spazio illimitato in cui «la materia diventa pura energia», che risponde alla ricerca di Klein della sensibilità pittorica immateriale
Dagli anni Cinquanta inoltre entrano in gioco tutte le forze della natura: l’acqua, l’aria, la luce , la terra , il fuoco.
Anche Klein , come Alberto Burri, Otto Piene e Bernard Aubertin usa la fiamma per registrare la traccia del fuoco sulla superficie della tela.
La mostra al Centro Pompidou Metz , articolata in nove sezioni, esplora il percorso artistico di Klein in rapporto all’opera di artisti con i quali ha intrecciato legami di amicizia e affinità, sia sul piano estetico che del pensiero.
Sono così evidenziati i rapporti con i NUOVI REALISTI in Francia, il gruppo GUTAI in Giappone, gli SPAZIALISTI in Italia, il gruppo ZERO in La Germania al gruppo NUL nei Paesi Bassi.