Sarenco è stato uno degli interpreti più interessanti dell’arte del secondo Novecento: un artista poliedrico, poeta visivo, performer, esploratore, regista, editore, fotografo e organizzatore di eventi culturali internazionali
SARENCO. La Platea dell’Umanità – Mostra La Spezia

LA SPEZIA – CAMeC Piazza Cesare Battisti, 1 – 19124 La Spezia
Dal 31/04/2023 al 14/01/2024
CAMeC/Centro Arte Moderna e Contemporanea di LaSpezia è nato con l’intento di conservare, promuovere e incrementare le collezioni civiche – esposte a rotazione – acquisite grazie al Premio del Golfo fra il 1949 e il 1965 e ampliate alla luce delle più recenti, cospicue donazioni Cozzani e Battolini.
Inoltre, CAMeC punta a realizzare mostre di qualificato respiro critico ed elevato valore culturale, così come ricognizioni storiche dedicate ad autori e movimenti del XX secolo.
Tale è SARENCO. La Platea dell’Umanità, la grande mostra antologica, a cura di Giosuè Allegrini, inaugurata il 31 marzo e che sarà visitabile, al primo piano del Centro, per tutto l’anno 2023.
Fra i più significativi interpreti del secondo Novecento italiano ed internazionale, con presenze a Documenta 5 di Kassel e a varie edizioni della Biennale di Venezia, Isaia Mabellini, in arte Sarenco (1945 -2017) è stato poeta visivo, performer, esploratore, regista, editore, fotografo e organizzatore di eventi culturali internazionali come la Biennale di Malindi.
Nella sua presentazione il curatore lo descrive come fra le figure più dotate, attive, imprevedibili ed esplosive della ricerca artistica contemporanea in Italia e non solo.
Teoretico della Poesia Totale, l’idea creativa di Sarenco era quella di manifestare il fatto che ai poeti niente potesse essere precluso: la pittura, la scultura, la ceramica, la performance, i concerti, il teatro, il video e il cinema: da qui il concetto, appunto, di Poesia Totale.
Il percorso espositivo comprende circa 170 opere rappresentative di un percorso cinquantennale, a loro volta affiancate da immagini e documenti bibliografici e archivistici, rivelativi del particolare periodo storico vissuto (riviste di esoeditoria, manifesti, fotografie, locandine ecc), molti dei quali estremamente rari e alcuni anche inediti.
La vena ironica appare in molte sue opere, tra cui Avanti o popolo alla riscossa, in cui gli angeli oranti di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova, si trasformano in coristi del ritornello di Bandiera Rossa, per citare solo un esempio.
La mostra, di ampio respiro, intende accompagnare il visitatore in un viaggio alla scoperta del Sogno di Sarenco sull’Arte.
Sogno che era una forma poetica anarchica e rivoluzionaria, al contempo pubblica, anticonformista e dissacrante, tramutato in realtà, e che, come ben evidenzia il curatore è lo strumento attraverso il quale è possibile porre la luce dei riflettori sulla cultura italiana, europea e internazionale del secondo Novecento, in rapporto alla società dei consumi e della comunicazione e più in generale a tutti gli “ismi” condizionanti, a vario titolo, il mondo in cui viviamo.