L’artista americano che utilizzava la formica, materiale lucido e di uso comune negli anni Sessanta per ricoprire il legno dei mobili, facendolo diventare materia di composizioni artistiche
Richard Artschwager
La sede romana della galleria internazionale Gagosian apre le porte del suo spazio espositivo ad una selezione di opere di Richard Artschwager .
Tra i più interessanti rappresentanti del movimento Minimalista, il pittore e scultore Richard Artschwager, nato a Washington nel 1923 e morto quasi novantenne nel 2013, fu associato a diversi generi artistici senza tuttavia essere pienamente inglobato in nessuno.
La sua intensa ricerca artistica lo ha portato ad essere descritto:
- come artista POP, a causa della sua incorporazione di oggetti quotidiani e materiali commerciali;
- come Minimalista, per le sue forme nitide e la solida presenza geometrica; e come concettuale, a causa del suo impegno cerebrale con l’informazione.
Questa rara rassegna dei primi decenni della variegata carriera di Artschwager dimostra la sua capacità di riorganizzare le strutture della percezione, portando l’ingannevole mondo pittorico delle immagini in diretto confronto con il mondo degli oggetti concretamente umano.
Particolare è poi la sua sperimentazione con materiali nuovi da utilizzare per le sue opere dalla formica con la sua finitura lucida e tipicamente marmorizzata, riconoscibile dalla vita di tutti i giorni e con forte somiglianza astratta con la pittura espressionista.
Poi l’utilizzo del Celotex, un pannello composito a trama pesante a base di fibra di canna da zucchero compressa, che usò come base per i suoi singolari dipinti a grisaglia,
Le opere scultoree di Artschwager dimostrano i modi in cui ha integrato le abilità artigianali in esperimenti intellettuali e formali di percezione e composizione