LA NUOVA DEFINIZIONE DI MUSEO approvata dall’ICOM

Un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo e che il 22 agosto 2022 a portato ad una nuova definizione di museo

International Council Of Museums

LA NUOVA DEFINIZIONE DI MUSEO approvata dall’ICOM

L’ ICOM /International Council Of Museums è l’unica organizzazione internazionale non governativa che rappresenta i Musei e i suoi professionisti.

Fondata nel 1946 ICOM:

  • riunisce un unico network di 40.000 membri e professionisti museali in tutto il mondo
  • rappresenta un luogo di dibattito, composto da esperti provenienti da 138 paesi e territori, su temi attuali e sfidanti del mondo dei Musei
  • è formato da 115 Comitati Nazionali e 30 International Committees tematici
  • rappresenta una forza trainante in ambito etico
  • è uno dei membri fondatori dell’International Committee of Blue Shield (ICBS)
  • utilizza tre lingue ufficiali: inglese, francese, spagnolo

Segno tangibile del riconoscimento internazionale di ICO è rappresentato dal fatto che il Segretariato dell’ICOM è situato presso la sede dell’UNESCO di Parigi.

Tra i temi che sono stati al centro di lunghe discussioni e dibattiti in sede ICOM da sempre è la DEFINIZIONE DI MUSEO.

La definizione attuale fu approvata a Vienna nel 2007.

Da allora molte cose sono cambiate nelle società e nelle relazioni dei Musei con la ricerca scientifica e gli sviluppi della tecnologia a tutti i livelli, oltre naturalmente ai rapporti con il territorio e le proprie comunità.

Da anni ICOM aveva avviato un lungo processo per l’elaborazione di una nuova definizione di museo che aveva portato alla presentazione di 5 proposte elaborate dal Comitato speciale per la definizione, tenendo conto delle parole e concetti chiave maggiormente condivisi dalla comunità internazionale. Una volta raccolte le preferenze e alcune proposte puntuali di modifiche/integrazioni di parole chiave tra una definizione e l’altra, e dopo le ultime riserve sciolte dall’Advisory Council, si è giunti alla proposta finale portata al voto dell’Assemblea Generale Straordinari dell’ICOM convocata per il 24 agosto 2022 a Praga.

A Praga, con una maggioranza del 92,4% dei voti, è stata quindi approvata la nuova definizione di museo, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo.

Come risulta evidente dal confronto tra la definizione votata a Vienna nel 2007, e quella votata a Praga sono stati introdotti alcuni elementi importanti, ormai ricorrenti nel dibattito museologico e nella coscienza dei professionisti museali.

La definizione di Vienna del 2007 era:

Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sul patrimonio tangibile e intangibile dell’uomo e del suo ambiente, lo acquisisce, lo conserva, lo comunica e in particolare lo espone per scopi di studio, educazione e diletto.

La definizione di Praga del 2022 è

Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. 

Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. 

Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.

 

Il primo periodo riprende sostanzialmente le caratteristiche identitarie e le funzioni universalmente riconosciute del museo, con alcune modifiche.

Nel secondo periodo sono evidenziate la visione e il modus operandi dei musei, con un passaggio, a prima vista non facilmente comprensibile, dal singolare al plurale, che intende probabilmente sottolineare il passaggio dalle caratteristiche generali e le funzioni tipiche dell’istituzione “museo” – come entità astratta – alle azioni concrete svolte dagli “istituti” museali, nella loro molteplice varietà.

Secondo ICOM ITALIA la definizione finale portata all’approvazione dell’Assemblea generale ha soddisfatto la duplice esigenza di porsi in continuità con le precedenti e di innovarle alla luce di quanto è mutato nel mondo museale e nella società.

 

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Angelo Tabaro

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