Primo Conti ha attraversato da protagonista le inquietudini del Novecento tra Futurismo, Primitivismo e antimodernismo.
Primo Conti. Le variabili del colore
Fondazione partecipata dai privati, Grosseto Cultura è stata fondata dal comune di Grosseto nel 2008 con l’obiettivo di promuovere iniziative volte alla valorizzazione, al coordinamento e alla strutturazione del panorama culturale locale visto come servizio, circolazione di energie e stimolo al coinvolgimento delle giovani generazioni e non solo, alla vita cittadina.
La Fondazione gestisce il Polo Culturale le Clarisse che, oltre alla conservazione e valorizzazione alla collezione Luzzetti, organizza mostre temporanee.
Dal 22 maggio lo spazio propone la mostra di Primo Conti, Le variabili del colore.
L’interesse di Grosseto per Primo Conti deriva dal fatto che l’artista, tra il 1925 e il 1949, aveva ritratto membri della famiglia Ponticelli di Grosseto ed esposto le sue opere in due mostre organizzate nel capoluogo maremmano.
Enfant prodige della pittura, Primo Conti (Firenze 1900 -Fiesole 1988) ha attraversato da protagonista le inquietudini del Novecento, dagli esordi, intorno al 1911, fino alla morte.
Un’attività febbrile e unica, affidata a quelle «variabili del colore» che la mostra grossetana intende ripercorrere e valorizzare.
La mostra, ideata dal Prof.Carlo Sisi e curata da Anna Mazzanti e Susanna Ragionieri, presenta opere importanti provenienti dalle collezioni della Fondazione Primo Conti e dalla Fondazione CR Firenze.
Tra le altre, Uomo col fiasco e Darsena di Viareggio (entrambi del 1915) e i preziosi dipinti futuristi La cocomeraia del 1917 e Strada di paese del 1918.
La mostra è inserita in un ciclo di iniziative culturali denominato “Il lavoro culturale” (in omaggio a Luciano Bianciardi, morto 50 anni fa) che si interroga sullo sviluppo e la crisi del “mito della provincia” come serbatoio di spontanee forze di rinnovamento e come motore di fenomeni culturali in grado di creare nuove identità e coesione sociale.