Poussin fu considerato il più importante artista francese prima di Manet.Ora una mostra alla National Gallery di Londra presenta le opere dell’artista dedicate alla visione antica della danza.
Poussin and the Dance
Dal 9 ottobre la National gallery di Londra ospita una mostra dedicata all’artista considerato il più importante artista francese prima di Manet, Nicolas Poussin (Les Andelys, 1594 – Roma, 1665).
Una mostra che intende evidenziare come Poussin interpretò il movimento sfrenato degli antichi.
Da giovane, Poussin desidera disperatamente arrivare a Roma dove giunge nel 1624.
Qui si getta letteralmente nel mondo classico che vede intorno a sé, traendo ispirazione da sculture e bassorilievi antichi oltre che dalle opere di artisti come Tiziano e Raffaello.
Molte di loro raffigurano ballerini, e presto lo stesso Poussin, alle prese con i concetti sia dell’arresto che della rappresentazione del movimento, accetta la sfida di catturare la danza su carta, pittura e persino argilla.
Tamburelli tremano, vino versato e figure seminude volteggiano sulla tela in questi dipinti di baldoria, danza e dramma che sono riuniti in questa prima mostra dedicata a Poussin e alla danza.
I dipinti di danza di Poussin sono unici.
Egli riporta in vita il mondo classico degli dei e dei mortali con un movimento selvaggio e tumultuoso, ma il caos sulla tela non riflette il processo meticoloso e inventivo che gli ha permesso di catturare i corpi in movimento.
In questa mostra, i dipinti e i disegni di danza di Poussin saranno presentati accanto alla scultura antica da lui studiata, invitandoti a ripercorrere l’evoluzione delle sue idee dal marmo alla carta alla pittura.
I metodi di lavoro di Poussin saranno pienamente rivelati con una ricostruzione delle sue figurine di cera, che l’artista ha manipolato in diverse composizioni, sottolineando il suo ruolo non solo come pittore di danza, ma come coreografo a sé stante.
Ora questa mostra racconta tutto questo per la prima volta.
Al centro della mostra c’è Dance to the Music of Time (1634-6 circa), il suo quadro di danza più celebre, arrivato a Londra grazie al formidabile prestito della Wallace Collection, per la prima volta in 121 anni di storia.
La mostra è organizzata dalla National Gallery di Londra e dal Getty Museum, Los Angeles.