Un percorso nell’arte italiana tra Otto e Novecento tra Verismo sociale, Divisionismo e Simbolismo.
Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento.
La mostra Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, allestita a Lecco su due sedi, è il primo appuntamento del progetto Percorsi nel Novecento.
Si tratta di un programma ideato dalla Direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese e affidato per la sua progettazione e realizzazione a ViDi Cultural che ha proposto cinque esposizioni.
Da oggi a novembre 2024, le cinque mostre indagheranno la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo.
La prima di queste mostre, Poetiche, evidenzia il taglio che avranno le esposizioni le quali, pur partendo dall’analisi dei linguaggi pittorici, vengono approfondite anche altre forme artistiche, con un occhio attento alla situazione storica e sociale dell’epoca.
Nella seconda metà dell’Ottocento emerge, infatti, un più profondo interesse per la questione sociale, dovuto sia alla diffusione delle tesi socialiste, sia alla nuova situazione socioeconomica del Paese, che offriva importanti motivi di riflessione.
Muta anche lo sguardo degli artisti che descrivono il soggetto spesso con impietosa oggettività senza alcun compiacimento o edulcorazione, con un’attitudine prossima al Verismo, così com’era accaduto anche in letteratura.
Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, curata da Simona Bartolena, racconta quindi un momento di transizione nell’arte italiana, a cavallo dei due secoli, tra Verismo sociale, Divisionismo e Simbolismo, attraverso più di 90 opere di autori che si sono interessati tanto alla questione sociale e alla tematica del quotidiano, quanto all’immaginario simbolista.
Sono in mostra opere di autori quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Sottocornola, Plinio Nomellini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Leonardo Bistolfi e di altri meno celebrati, provenienti da importanti musei ed enti pubblici e privati.