Pietro Roccasalva sfida il linguaggio della pittura con un linguaggio personale ove la tecnica pittorica tradizionale si incrocia con le più recenti pratiche digitali
PIETRO ROCCASALVA. Chi è che ride
La Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, aperta al pubblico nello spazio espositivo adiacente al centro culturale LAC, espone oltre duecento opere di grande rilievo artistico selezionate con modalità differenti a seconda degli allestimenti.
La Collezione, tra le più significative per quanto riguarda l’arte italiana dal primo Novecento ad oggi e l’arte contemporanea internazionale, viene riproposta due volte l’anno con allestimenti sempre diversi alternati a mostre temporanee dedicate ad approfondimenti dell’opera di artisti già inclusi in Collezione.
La Collezione è parte del circuito del MASI Lugano.
Dal 18 settembre 2022 la Collezione propone la mostra PIETRO ROCCASALVA. Chi è che ride, prima mostra personale in un’istituzione svizzera dell’artista italiano Pietro Roccasalva (1970, vive e lavora a Milano).
Il progetto nasce con l’idea di presentare e ricostruire alcuni nuclei fondanti della produzione recente dell’artista attraverso un percorso espositivo in cui lavori appositamente concepiti in occasione della mostra si affiancano a una selezione che attinge a varie serie di opere esistenti.
Il lavoro di Roccasalva ha a che fare con la pittura come campo di azione specifico, anche quando contempla l’utilizzo di altri media come scultura, istallazione, video e tableau vivant, che sono sempre parte integrante del processo che precede e segue la realizzazione di un’immagine pittorica.
Attraverso una pluralità di riferimenti che spaziano dal quotidiano alla storia dell’arte, Roccasalva ha ideato un variegato repertorio iconografico popolato di personaggi, oggetti, architetture che convivono in un universo visionario e immaginifico.
Nel ripercorrere diversi aspetti della produzione dell’artista, la mostra sottolinea i legami e i continui rimandi tra temi, tecniche e linguaggi, restituendo la complessità e la coerenza di una ricerca che rimette in discussione e sfida il linguaggio della pittura attraverso un vocabolario molto personale in cui la tecnica pittorica più tradizionale incontra le recenti pratiche digitali.