Pietro Cascella Inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938 – 1961)

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- DATA INIZIO: 01/12/2022

- DATA FINE: 19/03/2023

- LUOGO: ROMA –Musei di Villa Torlonia/Casino dei Principi

- INDIRIZZO: Via Nomentana, 70

- TEL: +39 060608

La mostra racconta un capitolo poco noto della storia di Pietro Cascella attraverso più di cento opere, molte delle quali inedite.

Pietro Cascella Inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938 – 1961)

 

 

ROMA –Musei di Villa Torlonia/Casino dei Principi Via Nomentana, 70

Dal 01/12/2022 al 19/03/2023

In occasione del centenario della nascita di Pietro Cascella (Pescara 1921 – Pietrasanta 2008) il Comitato Nazionale per le celebrazioni presieduto da Tommaso Cascella ha organizzato presso il Casino dei Principi di Villa Torlonia la mostra Pietro Cascella Inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938 – 1961), inaugurata il 1° dicembre 2022 (con un ritardo di un anno causa Covid).

Una mostra che attraverso un centinaio di opere molte delle quali inedite o poco note, risalenti ai primi due decenni di attività dell’artista dalla fine degli anni Trenta ai primi Sessanta, racconta un capitolo poco noto della storia dell’artista abruzzese.

Pietro Cascella è stato un grande scultore italiano del Novecento, ma prima di giungere a quella che lui stesso chiamava la “vera scultura”, quella in pietra, che lo ha reso riconoscibile agli occhi del mondo, egli ha percorso la strada che muove dal disegno alla pittura, con immediati riconoscimenti pubblici, tra cui la partecipazione alla IV Quadriennale romana nel 1943, e alla Biennale di Venezia nel 1948.

Circa un decennio, il primo dell’attività del giovane abruzzese, in cui egli si presenta essenzialmente come pittore.

Una pittura certamente non di segno costante, identificativo di un carattere in formazione, ma che bene ha saputo cogliere gli umori del momento e recepire le rapide evoluzioni linguistiche che andavano susseguendosi lungo il corso degli anni Quaranta.

Un percorso che in mostra è visibile attraverso i primi disegni di soggetto rurale che rimarcano il legame dell’artista con la propria terra, fino alle tele in cui sperimenta i diversi linguaggi da quello espressionista della Crocifissione del 1942 a quello più propriamente post cubista visibile in Donna d’Abruzzo del 1948.

È questo uno dei primi capitoli poco noti dell’artista abruzzese, che la mostra Pietro Cascella Inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961), vuole raccontare.

Un capitolo al quale seguirà, dal 1949, la stagione della lavorazione della ceramica e il primo approccio alla scultura modellata nella fornace di Valle dell’Inferno a Roma.

Qui Pietro Cascella, il fratello Andrea, la moglie Anna Maria Cesarini Sforza e l’amico Fabio Rieti ripensano la ceramica in un connubio tra innovazione formale e rinnovamento della tradizione popolare come il Mazzamurello (1953), opera simbolo di questo periodo.

Finché sul finire del decennio arriva l’approdo alla lavorazione dei metalli, ferro, alluminio e bronzo, e prima di sposare in pieno la pietra, il cemento, previsto anche in occasione del primo concorso vinto per il Monumento di Auschwitz insieme al fratello e all’architetto Julio Garcia Lafuente.

Un’energica carica sperimentale attorno a tecniche e materie, segna dunque tutti gli anni Cinquanta e l’inizio del decennio successivo, in cui Pietro si approccia alla produzione di una serie di opere definite “sabbie” realizzate in una innovativa tecnica in cui respira il clima dell’Informale materico di quegli anni spatolando su grandi tele talvolta assemblate insieme, polveri di mattone o di marmo in cui affiorano motivi antropomorfici sintetizzando le strutture anatomiche di un corpo.

 

ORARI DI APERTURA

  • martedì >domenica ore 9.00 – 19.00
  • (24 e 31 dicembre ore 9.00 – 14.00 )
  • Ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura

INFO

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