Le sculture di Park sono tutte accumunate da una spaccatura. Sono lacerazioni che simboleggiano la sofferenza e l’essenza stessa del vissuto umano.
Park Eun Sun. Nell’infinito dell’arte
Dopo aver chiuso la mostra dedicata allo scultore Park Eun Sun nella sede di calle larga XXII marzo a Venezia, Contini ha proposto le opere dello scultore sud-coreano nella sua galleria a Cortina d’Ampezzo inaugurata il 21 dicembre 2021.
Nato nel 1965 Park Eun Sun si trasferisce in Italia nel 1993, dove prosegue gli studi di scultura specializzandosi nella lavorazione del marmo presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Oggi, affermatosi ormai a livello internazionale per la sua produzione scultorea, Park Eun Sun propone opere che combinano le sue origini orientali con un’ispirazione legata alla tradizione artistica occidentale, tutte caratterizzate da una resa profondamente contemporanea.
Artista capace di produrre opere di grandi dimensioni che ben trovano collocazione in spazi aperti, Park Eun Sun inizia con lo studio della materia, sia essa marmo, granito o bronzo e si conclude nella realizzazione di sculture dalle forme geometriche sinuose e levigate, sostenute da equilibri insoliti ma al contempo leggiadri e armonici.
Ne deriva una produzione artistica energica, dunque, che dimostra come il sapiente intrecciarsi delle linee e delle forme, l’espandersi dei volumi e la quasi scientifica precisione tecnica possa garantire la creazione di un linguaggio artistico personalissimo ma capace di comunicare al collettivo.
Le sculture di Park sono tutte accumunate da una spaccatura: il marmo e il granito vengono plasmati, levigati, poi destrutturati, crepati e riassemblati.
Le “lacerazioni” scorrono sulle superfici fluide, come delle cicatrici che simboleggiano la sofferenza e l’essenza stessa del vissuto, e permettono all’osservatore di entrare nella sfera sensibile ed espressiva dell’artista.
Infatti, l’artista indaga l’essenza stessa dell’essere umano, la complessità̀ della vita e delle esperienze che la compongono e questo è evidente grazie all’elemento distintivo rintracciabile in tutte le sue creazioni: la ferita.
Le sculture di Park Eun Sun si presentano allo spettatore come figure astratte, geometriche, intangibili, per poi svelare il loro messaggio universale grazie ad una poetica delicata e coinvolgente ed a una gestualità̀ contemporanea e riconoscibile fatta di materia, forma, composizione e decostruzione che incarnano la metafora del vivere.