ANISH KAPOOR È IL PRIMO ARTISTA INDO-BRITANNICO CELEBRATO CON UN GRANDE PROGETTO DAL MUSEO VENEZIANO
Anish Kapoor
Le gallerie dell’Accademia di Venezia si affidano allo storico dell’arte Taco Dibbits, Direttore generale del Rijksmuseum di Amsterdam, per la prima mostra dedicata dalle gallerie ad un artista britannico.
Anish Kapoor è considerato uno degli artisti più influenti di oggi.
Nato a Mumbai, in India, nel 1954, ora vive e lavora a Londra.
Le sue opere sono esposte nelle più importanti collezioni permanenti e nei musei di tutto il mondo.
La mostra costituisce una completa e ampia retrospettiva che presenterà i momenti chiave della carriera di Kapoor ed esplorerà lo sviluppo del suo linguaggio visivo unico.
Per la prima volta verranno esposti i nuovi lavori fortemente innovativi, creati utilizzando la nanotecnologia del carbonio.
Queste nuove opere sviluppano ulteriormente il linguaggio delle prime sculture di Kapoor, che esplorano la condizione di ciò che l’artista ha definito il ‘non-oggetto’ – opere che indagano lo spazio liminale occupato da un oggetto, tra presenza fisica e immaterialità, qualcosa che è presente ma al tempo stesso assente, vuoto ma pieno.
Il progetto fa parte della più vasta programmazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che da alcuni anni hanno aperto le porte all’arte contemporanea.
Questo risponde sia alla storia stessa del museo, che è stata una grande accademia per la formazione di artisti contemporanei, che alla sfida di voler aprire nuove opportunità di dialogo tra passato e presente.
Le opere di Kapoor instaurano un dialogo dinamico con l’arte medievale e rinascimentale della collezione delle Gallerie.
Secondo il direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia, infatti, Kapoor, in virtù delle sue originali e profonde ricerche sul colore, sulla luce, sulla prospettiva e sullo spazio va alla radice dei principi della pittura rinascimentale veneta, ne indaga l’essenza e riesce a dialogare intimamente su un piano ideale – potremmo anche dire concettuale – con l’opera di Giovanni Bellini, di Giorgione, di Tiziano, di Veronese e di Tintoretto.
In contemporanea la mostra si svilupperà anche a Palazzo Manfrin, nel sestiere di Cannaregio, scelto da Kapoor come sede della sua fondazione artistica, il cui progetto di restauro è stato affidato all’architetto Giulia Foscari.
La mostra sarà accompagnata dal catalogo edito da Marsilio Arte.