La mostra presenta l’esperienza de Les Italiens de Paris, che orientò verso un nuovo classicismo mediterraneo trasognato, in equilibrio tra reale e fantastico, storia e mito, tradizione e avanguardia.
PARIGI ERA VIVA. DE CHIRICO, SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS
Aperto nel 1999 da Giulio Ometto, il Museo Accorsi – Ometto ha dato vita al grande sogno di Pietro Accorsi con un allestimento che presenta 23 sale e oltre tremila opere d’arte fra quadri, ceramiche, mobili, arredi, cristalli e arazzi.
Oltre alle ricche collezioni permanenti di dipinti, miniature, arredi, ceramiche, orologi e altri oggetti montati, il museo propone anche mostre temporanee.
Dal 21 ottobre è possibile visitare la mostra PARIGI ERA VIVA. DE CHIRICO, SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS.
Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo de Pisis, René Paresce, Gino Severini, Mario Tozzi sono gli artisti che hanno ridisegnato le sorti della pittura italiana nel XX secolo, in quel quinquennio d’oro che va dal 1928 al 1933 e in cui si è compiuta l’avventura francese de Les Italiens de Paris.
La mostra restituisce il clima artistico, propositivo, dialogante e provocatorio, di un crocevia spazio-temporale unico e irripetibile: attraverso una settantina di opere si ritrova quella tensione europeista maturata tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, un’epoca che vide Parigi farsi scenario di una cultura cosmopolita e interattiva, antitradizionale, in cui maturare il confronto con i movimenti avanguardisti.
La mostra è curata da Nicoletta Colombo disponibile a visite guidate in cui approfondirà le figure dei sette artisti che tra il 1928 e il 1933 ridisegnarono le sorti della pittura italiana nel XX secolo.
