Per Oscar Giaconia lo studio del pittore è il ventre caldo di una lenta incubazione, ricettacolo di tutte le proprie ossessioni e manie
La Fondazione Coppola di Vicenza presenta presso il Torrione di Porta Castello la mostra OSCAR GIACONIA. The Kitbasher
L’antico Torrione di Porta Castello a Vicenza è una fortificazione medievale e monumento-simbolo berico, ritratta da Bellini nella Pietà Martinengo, riportato a nuova vita dalla Fondazione Coppola, nata nel 2018.
La Fondazione ha fatto del Torrione la sua sede e uno spazio espositivo ove presentare opere di artisti sia giovani emergenti sia affermati.
Dal 29 ottobre il Torrione presenta al pubblico The Kitbasher, mostra personale di Oscar Giaconia che propone una proteiforme raccolta di opere pittoriche prodotte nel corso del tempo dall’artista.
Nato a Milano nel 1978 Oscar Giaconia ha concentrato la sua area di ricerca su temi che implicano i concetti di mostro, controfigura, autopsia e parassita utilizzando per le sue realizzazioni dispositivi in-organici e sintetici quali teche di silicone, vulcanite, nylon, gomma para e neoprene.
Per la mostra di Vicenza l’artista si avvale della conformazione del torrione come fossa fortificata, sviluppando la mostra fra gli otto piani, ognuno intrecciando la natura della morfologia architettonica e quella stratificata delle opere.
Ad ogni livello del Torrione corrisponde un carotaggio dell’immaginario.
In questo modo quindi, il visitatore può concepire un’ampia panoramica della produzione artistica degli ultimi 15 anni di Oscar Giaconia, spaziando dal dittico Ginnungagap, del 2010, fino a Colon (Exterminator) realizzato in occasione della mostra.
The Kitbasher avvolge il pensiero visivo di Giaconia.
Il “kitbashing” è un esercizio ludico di ricomposizione oggettuale e l’artista qui diventa soggetto del fare e del farsi a pezzi, dando alla mostra una valenza da manuale di distruzione.
All’ultimo piano si possono infine ammirare dei lavori prodotti dopo una serie di sessioni di trucco prostetico alle quali l’artista si è sottoposto nel 2016 e nel 2018, in concomitanza della mostra GREEN ROOM (Baco) e HOYSTERIA (GAMeC- Bergamo).