Omaggio a Venezia propone una selezione della collezione d’arte della Banca d’Italia rappresentativa dell’evoluzione artistica in Italia dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Omaggio a Venezia Opere dalla collezione della Banca d’Italia
Il 29 settembre la Banca d’Italia ha inaugurato a Venezia, presso la propria sede a Palazzo Dolfin Manin sul Canal Grande, la mostra “Omaggio a Venezia“, che espone al pubblico opere d’arte contemporanea provenienti dalla collezione della Banca.
Si tratta di 22 opere di alcuni tra i più significativi autori italiani – differenti per formazione, cultura ed esperienza ma legati in qualche modo alla città lagunare per motivi professionali o personali – collocate negli ambienti di rappresentanza del palazzo.
La mostra, a cura di Pier Paolo Pancotto, rappresenta dunque una sorta di emblematico tributo alla città di Venezia e offre al tempo stesso un’inedita prospettiva di Palazzo Dolfin Manin.
Omaggio a Venezia si inserisce nel percorso di valorizzazione del patrimonio artistico che la Banca ha intrapreso da tempo, nella consapevolezza del valore identitario delle testimonianze d’arte, che rappresentano un volano straordinario per la crescita non solo culturale del Paese.
La mostra è un’occasione straordinaria per vedere opere di artisti italiani dalla seconda metà del Novecento a oggi che, in quanto collocate negli studi direzionali della Banca d’Italia, non sono visibili al pubblico.
Sono presenti opere di Renato Guttuso, Leoncillo, Giuseppe Santomaso, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Lucio Fontana, Carla Accardi, Alberto Burri, Tancredi, rappresentative del dibattito avviato dalla fine degli anni Quaranta tra figurazione/non figurazione, realtà/astrazione.
Fuori da questo dibattito si collocavano Giorgio Morandi, Filippo de Pisis e Anton Zoran Mušič pure presenti con loro opere.
Del dibattito artistico degli anni Sessanta sono espressione poi le opere di Mario Schifano, Giosetta Fioroni, mentre la ricerca degli anni Ottanta si coglie attraverso le opere di Giulio Paolini e Pierpaolo Calzolari.
Dagli anni Novanta ad oggi la mostra propone carte di Paolo Canevari e di Liliana Moro, un bassorilievo di Eva Marisaldi e i lavori più recenti, espressione della ricerca del nuovo millennio, di Nico Vascellari, Marinella Senatore e Namsal Siedlecki.
Una mostra quindi che evidenzia come le scelte di acquisto della banca d’Italia abbiano prodotto negli anni una collezione rappresentativa dell’evoluzione artistica in Italia dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.