L’artista californiana Nancy Genn è tra i primi artisti americani ad usare la carta non come semplice supporto del suo lavoro ma come opera stessa, tra pittura e scultura.
Nancy Genn: Inner Landscapes
Nancy Genn (San Francisco 1931), poliedrica artista californiana tra le più significative del secondo dopoguerra, torna a esporre a Venezia con una personale a Marignana Arte.
Esponente di spicco del movimento artistico informale sviluppatosi intorno alla Baia di San Francisco negli anni ’60, Genn è stata associata dal filosofo e critico d’arte Michel Tapié a importanti artisti internazionali come Carla Accardi, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Lucio Fontana, Emilio Vedova, così come Robert Motherwell, Louise Nevelson, Jackson Pollock e Mark Rothko.
Filo conduttore del suo lungo percorso creativo è la sperimentazione di tecniche e materiali, coltivata con incessanti viaggi soprattutto in Giappone.
Dal Giappone, in particolare, ha ricavato lo stimolo alla ricerca sulla carta.
È stata tra le prime artiste negli Stati Uniti a esprimersi con la carta, usata non solo come mezzo, ma come oggetto di una tecnica di produzione manuale, che unisce in sé pittura e scultura.
Intimamente legata all’Italia e al suo patrimonio artistico, Nancy Genn è ampiamente rappresentata nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni culturali veneziane come la Fondazione Giorgio Cini, il Museo Fortuny e il Museo d’Arte Moderna Ca ‘Pesaro.
La mostra Inner Landscapes ripropone cinquant’anni di percorso artistico di Nancy Genn, testimoniandone le diverse fasi: dalle carte d’autore tridimensionali degli esordi a rari esemplari di vitrografia e alle più recenti opere a tecnica mista su carta e su tela.
Molte delle opere traggono ispirazione dall’acqua, dalla nebbia e dall’atmosfera mutevole della baia di San Francisco, che si coniugano perfettamente con la città lagunare.