MUSEI E LUOGHI DI CULTURA . 1 VENEZIA- parte seconda “Privati – senza fine di lucro”

Dopo le Istituzioni museali pubbliche di Venezia, segue ora la presentazione di quelle “private”

MUSEI E LUOGHI DI CULTURA . 1 VENEZIA- parte seconda “Privati – senza fine di lucro”

 

MUSEI E LUOGHI DI CULTURA .

1 VENEZIA- parte seconda “Privati – senza fine di lucro”

 

Dopo le Istituzioni museali pubbliche di Venezia, segue ora la presentazione di quelle “private” le cui collezioni e la cui attività hanno spesso valore e interesse non inferiore a quanto offerto dalle Istituzioni pubbliche. Non tutte possiedono collezioni permanenti e pur tuttavia si considerano per la rilevanza e il prestigio delle loro esposizioni temporanee.

NB le schede, che non pretendono di rappresentare la totalità delle istituzioni presenti in Venezia, sono state compilate nel mese di novembre 2019

 

 

  1. Collezione Peggy Guggenheim

Sestiere Dorsoduro 704 (Linea 1 e 2 ACTV fermata Accademia)

Orari

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Info

.+39041 2405411

http://www.guggenheim-venice.it

 

Il Museo ha sede presso Palazzo Venier dei Leoni un edificio iniziato nel 1748 ma rimasto incompiuto. Noto come il palazzo non finito si trova sul   Canal Grande tra il ponte dell’Accademia e la Chiesa della Salute.

La Collezione Guggenheim di Venezia, gestita dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York dopo la morte di Peggy, è una delle più importanti e rinomate collezioni di arte del Novecento a livello internazionale.

L’esposizione permanente presenta la collezione personale di Peggy Guggenheim nel palazzo con capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, scultura d’avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano, di alcuni dei più grandi artisti del XX secolo. Tra questi Picasso, Braque, Duchamp, Léger, Brancusi, Severini, Picabia, de Chirico, Mondrian, Kandinsky, Miró, Giacometti, Klee, Ernst, Magritte, Dalí, Pollock, Gorky , Calder e Marini.

Nel giardino sono distribuite sculture di Arp, Duchamp-Villon, Ernst, Giacometti, Gilardi, Goldsworthy, Holzer, Marini, Minguzzi, Mirko, Merz, Moore, Paladino, Richier, Takis

Dal 2012 poi l’esposizione permanente si è arricchita con il lascito della collezione Schulhof con dipinti di Burri, Dubuffet, Fontana, Hofmann, Kelly, Kiefer, Noland, Rothko e Twombly, oltre a sculture di Calder, Caro, Holzer, Judd e Hepworth.

Ricco è inoltre il programma di mostre temporanee dedicate in particolare a maestri dell’area americana

Ultima mostra fino al 27 gennaio 2020 Peggy Guggenheim. L’ultima Dogaressa

 

 

  1. Collezione Museo di Punta della Dogana

Fondamenta della Salute – Sestiere Dorsoduro, 2 (Linea 1 ACTV fermata Salute)

Orari

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Martedì chiuso

Info

+39.041.2401308

https://www.palazzograssi.it/

 

La Fondazione François Pinault, proprietaria di una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea internazionale, ha aggiunto a Palazzo Grassi, acquistato nel 2005, quale sede di prestigiose mostre temporanee, lo storico edificio di Punta della Dogana, affidato dal Amministrazione comunale proprietaria, ristrutturato e allestito a museo dall’architetto  giapponese Tadao Ando. Il Museo è stato inaugurato nel 2009 e da allora ospita  a rotazione opere  degli artisti della collezione Pinault. Punta della Dogana ospita inoltre mostre temporanee che intendono valorizzare il ruolo dell’artista come protagonista e oggetto dell’opera Il Museo è quindi un Centro Culturale che esplora la storia creativa dagli anni Settanta a oggi, attraverso numerose opere cardine della contemporaneità.

Ultima mostra fino al 15 dicembre 2019 “Luoghi e segni” mostra collettiva con 36 artisti contemporanei.

 

 

  1. Palazzo Grassi

Campo San Samuele – Sestiere San Mrco 3231 (Linea 2 ACTV fermata San Samuele)

Orari

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Martedì chiuso

Info

+39.041.2001057

https://www.palazzograssi.it/

 

Palazzo Grassi, edificato a metà del ‘700 e affacciato sul Canal Grande, nell’immediato dopoguerra è stato sede del Centro internazionale delle Arti e del Costume.  È stato poi oggetto di un primo intervento di restauro a cura dell’arch. Gae Aulenti negli anni Ottanta del Novecento per meglio adeguarlo alle esigenze di grandi esposizioni programmate dalla nuova proprietà, Fondazione Agnelli (più di 40 grandi eventi tra racconti di civiltà e arte del Novecento dal 1984 al 2005)

Nel 2005 è stato acquistato dalla Fondazione Pinault, proprietaria di una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea internazionale, che ha confermato la destinazione espositiva del Palazzo. Sono seguiti nel 2006 gli interventi di restauro dell’architetto giapponese Tadao Ando che nel 2013 ha inoltre realizzato al suo interno un teatrino con la capacità di 225 posti. Il Palazzo ospita grandi mostre d’arte contemporanea di cui alcune basate sulle risorse della stessa collezione Pinault.

Palazzo Grassi e Punta della Dogana sono considerati oggi uno dei principali centri italiani per la documentazione e la conoscenza dell’arte contemporanea.

Ultima mostra fino al 6 gennaio 2020: La Pelle – Luc Tuymans

 

 

  1. Fondazione Querini Stampalia

Campo Santa Maria Formosa -Sestiere Castello 5252 – 30122 Venezia (linee ACTV fermate San Zaccaria o Rialto)

Orari

Area museale ed esposizioni temporanee

Da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Biblioteca ed emeroteca

Da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 24.00

Domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 19,00

Info

+390412711411

http://www.querinistampalia.org

 

La Fondazione Querini Stampalia è una fondazione culturale che nasce nel 1869 per volontà N.H. Giovanni Querini Stampalia, che, morto senza eredi diretti, decide di lasciare il Palazzo e tutto il suo patrimonio per la creazione di un’istituzione a cui affida il compito di “promuovere il culto dei buoni studi, e delle utili discipline”.

Questa è ancor oggi la missione della Fondazione, che conserva il patrimonio della nobile famiglia veneziana, arricchito da donazioni e depositi (più recenti il deposito della quadreria della ex Cassa di Risparmio di Venezia e la donazione di opere di Licata dal critico Enzo de Martino)

La Fondazione offre al pubblico una biblioteca, aperta fino a notte tarda e nei giorni festivi, un museo e aree in cui vengono realizzate mostre temporanee, con una particolare attenzione per l’arte contemporanea e mostre legate al suo patrimonio (fino al 14 dicembre la mostra dei 150 anni della Fondazione)

Il piano terra del palazzo cinquecentesco e il giardino hanno visto, tra il 1961 e il 1963, il restauro da parte dell’architetto Carlo Scarpa. Successivi interventi degli architetti Valeriano Pastor e Mario Botta hanno conferito agli interni l’aspetto attuale.

Gli spazi della Fondazione permettono la presenza contemporanea di più eventi espositivi. Fino al 24 novembre 2019 ci sono tre mostre collegate alla Biennale:

  • Dire il tempo. Roman Opałka e Mariateresa Sartori
  • Jörg Immendorff: Ichich, Ichihr, Ichwir / We All Have to Die
  • Luigi Pericle (1916-2001) _ Beyond the visible.

 

 

  1. Fondazione Cini

Isola di San Giorgio Maggiore, 30100 Venezia (Linea 2 ACTV fermata San Giorgio)

Orari

Orario Invernale: dal 6 novembre 2019 al 20 marzo 2020

tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle ore 10.00 alle ore 15.00

Orario Estivo: dal 21 marzo al 5 novembre 2020:

tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Info

+39041 2710229

http://www.cini.it/

 

La Fondazione Giorgio Cini, nata nel 1951 per volere di Vittorio Cini, allo scopo di ricordare il figlio Giorgio morto tragicamente il 31 agosto 1949 in un incidente di volo a Cannes, costituisce il primo esempio in Italia di realizzazione di un organismo privato che pone tra le sue finalità principali la ricerca umanistica, in un periodo in cui al centro dell’interesse collettivo erano economia, scienza e tecnica.

Oggi, la Fondazione Giorgio Cini è l’istituzione culturale privata più importante di Venezia e più conosciuta a livello internazionale. È un centro di studi e un luogo di incontri e dibattiti su questioni contemporanee. Uno spazio nel quale l’attività scientifica – con progetti di ricerca ed eventi che mirano a migliorare la “conoscenza del mondo” – e la riflessione sull’attualità politica e sociale convivono con lo scopo comune di fornire nuovi strumenti di analisi e di comprensione, oltre che occasioni propizie per “costruire un mondo nuovo”.

La Fondazione Giorgio Cini è anche un inestimabile scrigno di tesori letterari, artistici, musicali e archivistici che gestisce e promuove attraverso prestigiosi Istituti di studio e ricerca: Istituto di storia dell’arte, Istituto per il teatro e il melodramma, Istituto per la musica, istituto per la storia di Venezia, Istituto interculturale di studi musicali comparati,

La Fondazione ha spazi che permettono di proporre eventi contemporanei sulle diverse discipline culturali che caratterizzano la sua attività. In particolare sono dedicate alle esposizioni temporanee le cosiddette Stanze del Vetro e le Sale Borges a fianco della Chiesa.

Ultima mostra fino al 24 novembre 2019 Emilio Isgrò.

 

 

  1. Galleria di Palazzo Cini

Campo san Vio – Sestiere Dorsoduro 864 (linea 1 – 2 ACTV fermata Accademia)

Orari

Tutti i giorni dalla 11.00 alle 19.00

Chiuso martedì

Info

http://www.palazzocini.it/

 

Palazzo Cini fu dimora veneziana di Vittorio Cini, donato con le opere contenute alla Fondazione Cini dalla figlia per farne un museo che esponesse la collezione del padre.

Nel 1984 è nata quindi la Galleria di Palazzo Cini, raffinata casa-museo, che custodisce un prezioso nucleo della raccolta d’arte antica oltre a spazi dedicati a mostre temporanee.

Ultima mostra fino al 10 novembre 2019 Adrian Ghenie: The Battle betwin Carnival and Feast.

 

 

  1. Museo Ebraico

Campo del Ghetto nuovo – Sestiere Cannaregio 2902/b

Orari

Dal 1° giugno al 30 settembre

Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (chiusura cassa alle 18.00);

dal 1° ottobre al 31 maggio

dalle ore 10.00 alle ore 17.30 (chiusura cassa alle 17.00).

Di venerdì e nei giorni di vigilia delle feste ebraiche il museo potrà chiudere anticipatamente.

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