Nasceva nel XX secolo Mongol Zurag, lo stile che rappresentava un’alternativa al realismo socialista e una forma di espressione artistica indigena, ancorata alle radici della cultura mongola
Galleria Garibaldi di Venezia ospita la mostra MONGOL ZURAG: The Art of Resistance Historical & Contemporary Painting
![Galleria Garibaldi di Venezia ospita la mostra MONGOL ZURAG: The Art of Resistance Historical & Contemporary Paintin Galleria Garibaldi di Venezia ospita la mostra MONGOL ZURAG: The Art of Resistance Historical & Contemporary Paintin](https://bunny-wp-pullzone-uasdb6tx6b.b-cdn.net/wp-content/uploads/2024/05/Mongol-1.png)
![Galleria Garibaldi di Venezia ospita la mostra MONGOL ZURAG: The Art of Resistance Historical & Contemporary Painting Galleria Garibaldi di Venezia ospita la mostra MONGOL ZURAG: The Art of Resistance Historical & Contemporary Painting](https://bunny-wp-pullzone-uasdb6tx6b.b-cdn.net/wp-content/uploads/2024/05/Mongol-2.png)
Non è un evento collaterale della Biennale Arte 2024 anche se la sua durata è la medesima della grande manifestazione lagunare, ma è comunque una mostra di grande valore artistico e storico MONGOL ZURAG: The Art of Resistance, aperta dal 17 aprile al 24 novembre 2024 presso la Galleria Garibaldi, in Sestiere Castello 1815, a due passi dai giardini della Biennale.
Curata dallo storico d’arte Uranchimeg Tsultemin in collaborazione con la Mongol Zurag Society, l’esposizione veneziana è dedicata al grande artista e scrittore mongolo Nyam-Osoryn Tsultem (1924-2001) nel centenario della sua nascita, artista che va ricordato anche come fondatore del Museo di Belle Arti di Ulaan Bator negli anni ’60 e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna della Mongolia nel 1989.
Lo stile pittorico conosciuto come Mongol Zurag emerse nel corso del XX secolo da artisti mongoli come una reazione creativa al realismo socialista durante l’era della Guerra Fredda.
Il regime socialista aveva infatti demolito la religione buddista, limitato pesantemente lo studio della storia e sostituito la tradizionale scrittura mongola con l’alfabeto cirillico.
In quel contesto, Ulaan Bator, la nuova capitale della Mongolia costruita sulle rovine dei templi buddisti, si distinse per la sua architettura ispirata ai modelli sovietici.
Era una sfida per gli artisti mongoli e proprio un intellettuale, scrittore e artista come Nyam-Osoryn Tsultem fu determinante nell’invenzione di un nuovo stile, in contrasto con lo stile realistico europeo, che sarebbe servito come linguaggio visivo per l’identità mongola.
Nasceva lo stile pittorico Mongol Zurag, che rappresentava un’alternativa al realismo socialista e una forma di espressione artistica indigena, ancorata alle radici della cultura mongola.
La mostra presenta opere di quattro artisti di spicco della tradizione Mongol Zurag: con Nyam-Osoryn Tsultem, gli artisti Baasanjav Choijiljav, Baatarzorig Batjargal, Urjin khand Onon, affermano l’eredità della creatività come mezzo di resistenza.