Pagina Bianca / Ozione 2 – L’Arte dell’Ozionismo: Tra Espressione e Provocazione

Pagina Bianca / Ozione 2. Giovanni Morbin e il Manifesto sull’Ozionismo. Espressione d’Arte o errore di impaginazione?

Nel mese di novembre 2023 in un quotidiano italiano chi sfogliava il giornale si imbatteva in una pagina totalmente bianca.

Una pagina subito prima della sezione dedicata alla cultura.

Un errore di impaginazione, una svista del tipografo?

Questo certamente hanno pensato i lettori che quel giorno si imbattevano in quella interruzione, un vuoto nel giornale.

Ma com’è possibile che questo possa accadere con le tecnologie moderne di impaginazione e di stampa?

E poi, perché il giorno dopo quel giornale non si è scusato del “difetto”?

Tutto questo non è successo perché quella pagina bianca era un’”opera d’arte”, una vera e propria installazione di un artista che di quella pagina ha fatto una sua specifica espressione d’arte.

La pagina è stata acquistata infatti da Giovanni Morbin (Valdagno 1956) artista diplomatosi nel 1982 all’ l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova.

Fin dalle sue prime manifestazioni artistiche Morbin ha utilizzato lo strumento della performance e non è nuovo a provocazioni e paradossi.

La pagina bianca è pertanto un’opera, un’opera intitolata Carta Bianca / Ozione 2.

Si tratta, secondo l’artista di Un’operazione di sintesi, rarefazione e astrazione molto vicina a quelle che sono le mie consuetudini performative, che non sono mai spettacolari – da stage – ma si mimetizzano con il continuo quotidiano, sono realmente inserite – nel quotidiano.

E’ inoltre una forma di astensione dall’azione, che si collega al Manifesto sull’Ozionismo.

Sono le idee che guidano le opere più recenti dell’artista, lavori che interrogano sul significato e il valore dell’ozio nel mondo contemporaneo.

Con Pagina Bianca / Ozione 2  propone quindi una riflessione sul fatto che solo una pagina totalmente bianca si sarebbe distinta dal tutto creando attenzione.

Ma attenzione su cosa?

E’ questa la provocazione dell’artista convinto, con il suo Manifesto, che l’ozio rappresenta quello spazio libero in cui la creatività trova posto.

Del Manifesto sull’Ozionismo che Morbin ha poi annunciato di presentare a Vienna non si hanno notizie.

Attendiamo