Marta Spagnoli, giovane artista che parte dal Bianco per rappresentare un mondo in bilico tra realtà, mito e sogno.
MARTA SPAGNOLI. ‘EARTHLY BODY’
Galleria Continua è stata fondata nel 1990 da Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, con l’intento di dare continuità all’arte contemporanea in un paesaggio ricco dei segni dell’arte antica.
Occupando un ex cinema, Galleria Continua si è affermata e ha prosperato in un luogo del tutto inaspettato in una città – San Gimignano – ricca di storia, senza tempo e magnifica.
Dal 2004 Galleria Continua ha iniziato ad espandersi, con nuove sedi che l’hanno resa una delle più interessanti gallerie d’arte a livello internazionale.
La prima sede estera è stata Pechino, in Cina, seguita nel 2007 da Les Moulins, nella campagna parigina, poi l’Avana a Cuba nel 2015 e nel 2020 a Roma, San Paolo in Brasile e Parigi.
Dal 13 giugno la galleria propone nella sede francese di Les Moulins la mostra ‘EARTHLY BODY’ dell’artista veneta Marta Spagnoli.
Nata a Verona nel 1994 l’artista si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove attualmente vive e lavora.
Numerose le sue mostre personali dal 2018 e nel 2019 ha vinto il 3° premio della 102° Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Nel lavoro di Marta Spagnoli non c’è spazio per la separazione, probabilmente infondata, tra ciò che è astratto e ciò che, in maniera riconoscibile, ci risulta concreto.
Dal lavoro con la materia nascono «forme che in qualche modo rimandano a qualcosa o a qualcuno: da lì si sviluppa la narrazione.
Questa è la partenza: è la stessa pittura che poi suggerisce quale tra i ssuoi disegni e interessi iconografici possa da essa affiorare e prendere anima tra i movimenti liquidi, emergendo da essi o dal candore della tela ancora into