Una mostra particolare al Museo del Violino racconta la storia della Street Art vista con gli occhi di un incontro tra Keith Haring e Paolo Buggiani, considerato il papà italiano della Street art.
MADE IN NEW YORK KEITH HARING + PAOLO BUGGIANI (& FRIENDS) LA VERA ORIGINE DELLA STREET ART
Dal 7 novembre, chi si reca al Museo del violino di Cremona ha la sorpresa di poter vedere una mostra tutta particolare per l’ambiente che la ospita, si tratta della mostra MADE IN NEW YORK – KEITH HARING + PAOLO BUGGIANI (& FRIENDS) – LA VERA ORIGINE DELLA STREET ART.
La mostra è curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli e propone Keith Haring e Paolo Buggiani, un’insolita coppia di visionari urbani e si inserisce tra gli eventi espositivi dedicati all’arte contemporanea con cui la città di Cremona si allinea alle capitali europee dell’arte contemporanea.
La mostra riguarda una storia unica e straordinaria: scoprire dove è nata la Street Art e quali erano i suoi protagonisti, tracciando una mappa di opere e luoghi che sono diventati le radici di un fenomeno ormai planetario.
Dall’incontro straordinario di due artisti come lo statunitense Keith Haring (1958 – 1990) e l’italiano Paolo Buggiani (1933), considerato il papà italiano della street art, è nata questa ampia selezione di opere dei due, oltre a materiali originali di altri artisti che hanno operato sulle strade di New York all’inizio degli anni Ottanta.
La mostra viene presentata con queste parole dal curatore Marziani:
“Keith Haring e Paolo Buggiani, un’insolita coppia di visionari urbani che sbarca a Cremona nei magnifici spazi del Museo del Violino. Assieme a loro ci catapultiamo sullo sfondo della New York dei primi anni Ottanta, dove i due si conoscono in quel cortocircuito umano che mescolava ambientazioni urbane a sperimentazione artistica. L’italiano percepisce la genialità e il talento dell’americano al punto che, da collezionista ante litteram, stacca dai muri e poi conserva una cinquantina di Subway drawings, regalandoci così le prime opere in gessetto realizzate da Haring sulle affissioni nere che coprivano le pubblicità scadute.”
