L’uomo quantico, non c’è futuro senza memoria (Gianfranco Meggiato)

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- DATA INIZIO: 28/07/2021

- DATA FINE: 04/01/2022

- LUOGO: AGRIGENTO – Valle dei Templi

- INDIRIZZO: 92100 agrigento

- TEL: +39 0922 1839996

Prendendo in prestito le teorie della fisica quantistica, Meggiato pone interrogativi sull’esistenza umana che dal passato si proietta in avvenire, alla ricerca di nuovi ideali di bellezza e di speranza

L’uomo quantico, non c’è futuro senza memoria (Gianfranco Meggiato)

 

 

L’arte contemporanea torna a dialogare con la classicità della Valle dei Templi di Agrigento.

Da fine luglio, infatti, sono apparse nella zona archeologica alcune opere che rientrano nella mostra L’uomo quantico, non c’è futuro senza memoria dello scultore veneziano Gianfranco Meggiato.

Meggiato ha esordito a Venezia a soli 16 anni traendo ispirazione nella sua ricerca da alcune fonti essenziali: la forma minimale e rarefatta di Brancusi, il rapporto pieno/vuoto di Henry Moore, lo slancio e l’ebbrezza, uniti ad una sensazione di leggerezza ed equilibrio dei lavori di Calder.

Le sue opere guidano lo sguardo dell’osservatore a scivolare sulla superficie verso il cuore delle sculture, entrando nei loro corpi e investigandone l’interiorità grazie al graduale bilanciamento tra vuoti e pieni, volute morbide e sinuose, sfere lucide e specchianti.

La ricerca dell’artista veneziano Gianfranco Meggiato arriva nella Valle dei Templi di Agrigento per entrare in contatto con il sito e trovare il suo Uomo contemporaneo, tra i segni delle antiche civiltà.

Sculture di oggi incontrano le architetture di ieri.

Leghe di metallo che sfidano le forme conosciute a confronto con blocchi di pietra che hanno sfidato i secoli.

E ancora: alberi, natura, ombre, luce.

La mostra di Gianfranco Meggiato invita a un viaggio attraverso i quattro elementi, alla scoperta di un universo che va oltre il razionale per incastonare l’uomo in una dimensione cosmica.

Il dialogo tra contemporaneo e antico si riempie nella Valle dei Templi di un nuovo significato che attraversa i secoli per riscoprire le radici del rapporto tra l’uomo e la propria essenza più profonda, in una dinamica esistenziale che va oltre il tempo.

Sono presenti tredici opere monumentali in tutto, di cui quattro pensate per la Valle dei Templi ed esposte al pubblico per la prima volta:

  • Lo specchio dell’Assoluto che apre l’intero percorso davanti al tempio di Giunone,
  • Uomo quantico che dà il titolo alla personale e che si trova davanti al Tempio della Concordia,
  • Sfera Aquarius e Quanto di luce entrambe davanti al tempio di Zeus.

Le tredici opere in mostra dischiudono un mondo interiore intorno al quale ruota un repertorio di personaggi mitologici e di simboli che diventano allegoria dello spazio vitale dell’uomo.

La scienza quantistica alla quale si ispira l’artista ne svela il mistero e le connessioni cosmiche.

ORARI DI APERTURA

  • Negli orari del parco Archeologico
  • lunedì >venerdì 8.30 – 22.00
  • Festivi e prefestivi 8.30 – 23.00

INFO

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