Con la grande mostra sui campioni della pittura a Brescia e Bergamo si aprono il 21 gennaio 2023 le attività di “Bergamo-Brescia Capitale Italiana Della Cultura”.
Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo
BRESCIA – Palazzo Martinengo Via Musei, 30
Dal 21/01 al 11/06/2023
Il 21 gennaio 2023 si è avviato ufficialmente il programma delle attività di “Bergamo-Brescia Capitale Italiana Della Cultura”, con l’inaugurazione nelle sale di Palazzo Martinengo a Brescia della grande mostra Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, a cura di Davide Dotti.
Oltre ottanta capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private sia italiane che estere, permette per la prima volta di indagare e mettere a confronto diretto i campioni della pittura rinascimentale e barocca attivi nelle due città durante i quattro secoli di dominazione veneziana.
Nelle sale di Palazzo Martinengo ha preso così vita un vero e proprio derby culturale e artistico: i lavori dei grandi maestri bresciani del Rinascimento quali Foppa, Moretto, Romanino e Savoldo sono messi a confronto, in un dialogo serrato e stimolante, con quelli dei bergamaschi Lotto, Moroni, Palma il Vecchio e Previtali, per comprendere come il comune substrato culturale lombardo, ravvivato dalle novità proposte dai pittori veneziani (Bellini e Tiziano in primis), abbiano dato vita a linguaggi espressivi in alcuni casi similari, in altri antitetici.
Il visitatore ha la possibilità di avvicinarsi a tele eseguite nel corso del quinto decennio del ‘500 da Moretto e da Moroni che, in quegli anni, si trovava a Brescia nella bottega del Bonvicino, da cui assimilò quell’intenso naturalismo che caratterizza la poetica del genio bresciano.
Lo stesso inedito ed emozionante parallelo tra gli esponenti delle due scuole pittoriche è proposto nelle sale successive.
Queste sono dedicate:
- al tema della “ritrattistica” con opere di Moroni, Ceresa e Fra Galgario da un lato, Bellotti, Celesti, Cifrondi e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto dall’altro
- Alla “natura morta” con lavori di Baschenis e Bettera campioni a Milano, Rasio e Duranti a Brescia
- Alla “pittura di genere” dove protagonisti sono gli irriverenti dipinti con nani e pigmei di Bocchi e dell’allievo bergamasco Albrici, i paesaggi di Roncelli e gli interni di cascinali ed osterie di Botti.
Proseguendo nel percorso e salendo al piano nobile del Palazzo il visitatore trova un’inaspettata sorpresa: una vera e propria “mostra nella mostra” costituita da quattro sezioni che presentano sculture, strumenti musicali, dipinti, documenti e fotografie d’epoca, dedicati all’approfondimento di temi caratterizzanti l’identità culturale e la storia delle due città:
- Giovanni XXIII e Paolo VI: i papi del ‘900 e il loro rapporto con gli artisti. Da Picasso a Chagall, da Matisse a Dalì fino a Manzù
- La musica a Brescia e Bergamo tra Rinascimento e XX secolo
- Le tradizioni gastronomiche: un confronto ravvicinato
- Marcello Piacentini: un grande architetto del ‘900 all’opera tra Brescia e Bergamo.