Nel CENTENARIO della NASCITA il Museo che conserva l’archivio dell’artista gli dedica una mostra che esplora il richiamo di Beuys alle tecniche sciamaniche
Joseph Beuys and the Shamans
Il Museum Schloss Moyland è un museo di arte moderna e contemporanea, nonché un centro di ricerca internazionale su Joseph Beuys.
La collezione del museo si basa sull’ex collezione privata dei fratelli van der Grinten ed è conservata ed esposta nello storico castello e nel complesso del parco.
Il Museo è anche il sito dell’Archivio Joseph Beuys, aperto al pubblico, e della biblioteca del museo.
Joseph Beuys (Krefeld1921- Dussendorf 1986) è stato un disegnatore, scultore, artista d’azione e installazione, insegnante, politico e attivista.
Insieme a Marcel Duchamp, John Cage e Andy Warhol è considerato uno degli artisti più significativi del XX secolo.
Con le sue ricerche e la sua intensa attività Beuys ha cambiato radicalmente la natura, la materialità, il linguaggio, i confini e i compiti dell’arte.
I suoi lavori e le sue realizzazioni sono il risultato di una esplorazione continua di questioni relative all’umanesimo, alla filosofia sociale e all’antropologia.
Ha combattuto nel Secondo Conflitto Mondiale, riportando ferite che hanno avuto una profonda influenza sullo sviluppo della sua esperienza artistica.
Convinto sul ruolo dell’arte nel contribuire alla trasformazione sociale, egli ha sempre cercato di portare a una democratizzazione radicale della società.
Dal 1964 in poi non distingue più tra la sua biografia e la sua opera d’arte, arrivando a vedere la sua vita come un materiale da scolpire.
Le sue azioni, i suoi “oggetti”, le sue installazioni, ma anche la sua ventennale attività di insegnamento all’Accademia di Dussendorf fanno di Beus una figura che ha lasciato il segno tra le nuove generazioni di artisti, non solo in Germania.
Nell’anno che commemora i cento anni dalla nascita dell’artista il museo gli dedica una mostra particolare che indaga il richiamo di Beuys alle tecniche sciamaniche che mettevano in discussione la concezione del sapere positivista-materialista.
Egli crede infatti al valore della dimensione mistica e soprannaturale nella vita dell’uomo, che traspone nelle sue azioni comportandosi egli stesso come uno sciamano.
La mostra intende non solo far conoscere l’incidenza di questa pratica nell’arte di Beuys ma anche chiarire l’importanza dello sciamanesimo nel discorso artistico e sociale contemporaneo, presente peraltro in altri artisti come Marcus Coates, Anatol Donkan e Lili Fischer.