Una mostra attorno ad una quadreria che fu oggetto di una contesa a rovescio tra coeredi che non la volevano ma era parte di un lascito che non potevano rifiutare
“Il Conte e il Cardinale. I capolavori della Collezione de Silvestri” – Mostra Rovigo
ROVIGO – Palazzo Roncale Piazza Vittorio Emanuele II, 25
Dal 02/12/2023 al 10/03/202
Palazzo Roncale a Rovigo è una delle realtà espositive attivate dalla Fondazione CaRiPaRo che, accanto a Palazzo Roverella, offre al territorio mostre di qualità capaci di proporre ai cittadini e ai tanti visitatori attratti a Rovigo stimoli sempre nuovi.
Dal 2 dicembre si apre a Palazzo Roncale la nuova mostra: Il Conte e il Cardinale. I capolavori della Collezione de Silvestri.
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con Comune di Rovigo, Accademia dei Concordi e Seminario Vescovile, nasce da una idea di Sergio Campagnolo ed è affidata alla curatela scientifica di Alessia Vedova.
L’esposizione si propone di portare nuova luce alla singolare vicenda che occorse all’imponente collezione d’arte, e non solo, appartenuta al casato de Silvestri.
Nel 1877, i due ultimi eredi – il nobiluomo Gerolamo e il fratello cardinale Pietro – legarono la quadreria di famiglia, per metà al Seminario Vescovile, e per l’altra metà al Comune di Rovigo e all’Accademia dei Concordi senza però stabilire cosa dovesse pervenire a chi.
Ne nacque una contesa particolare, che si potrebbe definire al rovescio, dato che entrambi i co-beneficiari lottarono per “scaricare” all’altro il possesso della Collezione, considerandola troppo ingombrante e per nulla interessante.
I due si erano già spartiti parte considerata più interessante del patrimonio, all’Accademia dei Concordi la Biblioteca di 40.000 documenti e volumi e al Seminario vescovile la collezione archeologica.
Restava la quadreria, definita dall’esperto dell’epoca come “cose da bottega di rigattiere” che non si poteva rifiutare.
Alla fine, il riparto tra i coeredi si risolse salomonicamente: al Seminario andarono le opere catalogate con numero pari d’inventario, all’Accademia quelle dispari.
Tutto nasceva dalla natura della collezione fatta di molte opere settecentesche o seicentesche, che al momento non erano particolarmente apprezzate e poi copie volute per scopo di studio o decorativo, ritratti, nature morte, piccoli paesaggi, opere devozionali che poco interessavano gli Accademici o gli ecclesiastici del tempo.
Un giudizio che agli occhi di oggi appare davvero miope, come sottolineato dalla curatrice, che mette in evidenza la presenza di grandi opere trecentesche e quattrocentesche di Nicolò di Pietro e Quirizio da Murano, tra i capolavori della attuale Pinacoteca, alle tele di Mazzoni, Nogari, Pittoni, Pietro Della Vecchia, Giambattista Piazzetta, Pietro Longhi, Fra Galgario…”, non certo cose da rigattiere.
La mostra proporrà al pubblico una selezione delle più significative opere della Collezione, ma com’è nella tradizione delle esposizioni di Palazzo Roncale, servirà anche a far conoscere al pubblico la storia del casato dei de Silvestri, presenti a Rovigo sin dal Ducato Estense.