Dopo la memorabile mostra delle sculture a Forte Belvedere, torna a Firenze una mostra di Henry Moore con i suoi disegni
HENRY MOORE. Il disegno dello scultore
Come tutte le mostre allestite nel periodo più intenso di lockdown anche quella che il Museo Novecento di Firenze propone in omaggio ad Henry Moore ha risentito delle oscillazioni tra chiusura ed apertura, della variabilità di giorni e orari di apertura disposti a prevenzione dal Virus.
Per fortuna la mostra può avere le opere a disposizione fino a Luglio 2021, in tempo perché gli appassionati possano trovare il tempo per la visita in presenza e in sicurezza della sede espositiva.
Una mostra di Moore a Firenze, anche se limitata ai disegni dello scultore, riporta alla mente la memorabile grande mostra di sculture che Forte del Belvedere ospitò con grande fortuna di pubblico e di critica nel 1972.
La mostra che si spera di poter presto visitare in presenza è il risultato di un lavoro di preparazione che è durato almeno due anni in stretto collegamento tra i curatori e la fondazione Moore.
Con Henry Moore. Il disegno dello scultore si accende quindi un faro sulla produzione grafica di questo protagonista della scultura contemporanea.
Moore, nel corso della sua intensa attività, si è confrontato con un varietà notevole di tradizioni della scultura, dalla scultura primitivista ed extraeuropea alle sperimentazioni formali e linguistiche delle avanguardie del Novecento.
Ma nel lvoro di Moore si riesce a leggere anche la lezione i grandi maestri dell’umanesimo e del Rinascimento italiano.
Il ruolo del disegno della ricerca artistica di Moore è ben manifestato nelle parole dell’artista stesso:
“Lo scopo principale dei miei disegni è di aiutarmi a scolpire. Il disegno è infatti un mezzo per generare idee per la scultura, per estrarre da sé l’idea iniziale, per organizzare le idee e per provare a svilupparle…”