Feldman presenta online una selezione di sue opere ispirate al concetto dell’originale mancante
Hans-Peter Feldmann
Simon Lee Gallery ha allestito nella sua sede di Hong Kong una mostra personale dedicata all’artista tedesco Hans-Peter Feldmann.
Hans-Peter Feldmann (Düsseldorf, 1941) è un artista di fama internazionale la cui opera è incentrata sull’accumulo di repertori di immagini tratte da fonti anonime o scattate da lui stesso.
Nel mostrare l’onnipresenza della riproduzione nel mondo che ci circonda, Hans-Peter Feldmann teorizza nella sua opera il concetto di “originale mancante”: è la molteplicità delle riproduzioni che attribuisce all’originale il suo valore e non il contrario.
La sua tesi artistica promuove un approccio democratico al fare arte, favorendo l’appropriazione e la narrativa frammentata per esplorare il significato, o meglio l’assenza di significato, della vita quotidiana.
L’artista è stato riscoperto recentemente anche da una nuova generazione di artisti per la sua capacità di riflettere sull’accumulazione delle immagini mettendo in discussione i meccanismi del mercato dell’arte e della costruzione del valore dell’opera.
Egli era convinto che tutti possono fare arte e che l’arte non dovrebbe scomparire nelle stanze sacre dei musei e delle gallerie d’arte.
L’arte dovrebbe essere possibile nella quotidianità.
Il suo lavoro sembra dissolvere i confini tra arte e vita, offuscando le distinzioni tra cultura convenzionalmente alta e bassa per scoprire esiti inaspettati e umoristici che spesso rasentano l’assurdo e che sfidano la sensibilità estetica dei suoi spettatori