Artista che non conosce i telai, dipinge su tele distese, che poi vengono inchiodate direttamente al muro
GIORGIO GRIFFA. Un mondo astratto non basta
Venerdi 26 Febbraio ABC-ARTE apre la nuova stagione con l’inaugurazione della mostra personale di Giorgio Griffa Un mondo astratto non basta.
Giorgio Griffa è nato a Torino nel 1936. Vive e lavora a Torino.
Inizia la attività espositiva nel 1968 ed è considerato tra i più significativi artisti italiani del dopoguerra
Questa è la terza presenza dell’artista torinese a Genova, dopo la personale realizzata da ABC-ARTE nel 2015 e la collettiva ospitata nel 2018 .
La selezione delle circa quaranta opere si concentra in particolare su un nucleo di lavori storici degli anni ’70.
IN quegli anni Griffa, affiancandosi alla Pittura Analitica ed all’indagine dell’Arte Povera, sviluppa un’indagine personale.
Questa lo porta ad un superamento dei concetti tradizionali di pittura, identificando una nuova forma di conoscenza.
Nel 1968, infatti, Giorgio Griffa aveva abbandonata la pittura figurativa a favore di un formato di pittura astratta che ancora oggi caratterizza il suo lavoro.
Dipingendo con acrilico su tela grezza non tesa, juta e lino, le opere di Griffa sono inchiodate direttamente al muro lungo il loro bordo superiore.
Quando non vengono esposte, le opere vengono piegate e impilate, risultando pieghe che creano una griglia sottostante alle sue composizioni.
In linea con la sua idea che la pittura è “costante e mai finita”, molte delle sue opere mostrano un punto finale deliberato che è stato descritto come “fermare un pensiero a metà frase
In effetti la sua arte non dà certezze ed è un interrogarsi perenne sulla pittura, sulla sua intrinseca intelligenza e sulla sua ridefinizione.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, patrocinata dal Comune di Genova, viene presentato il nuovo volume monografico dedicato a Griffa edito da ABC-ARTE .