La difesa delle tradizioni e della cultura della comunità africana Bété nelle opere dell’artista ivoriano Frédéric Bruly Bouabrè
FRÉDÉRIC BRULY BOUABRÉ | Cosmogonie – Mostra Palermo

PALERMO – Museo regionale d’arte moderna e contemporanea – Palazzo Belmonte Riso Via Vittorio Emanuele 365
Dal 28/04 al 28/05/2023
Il 28 aprile 2023 si è aperta al Palazzo Belmonte Riso la mostra Cosmogonie, di Frédéric Bruly Bouabré, prima mostra personale in Sicilia dedicata all’artista ivoriano curata da Cristina Costanzo, ricercatrice di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Palermo.
Frédéric Bruly Bouabré (Zépréguhé, 1923 – Abidjan, 2014) è considerato uno dei maestri più influenti dell’arte contemporanea africana, era stato un funzionario pubblico nell’Africa Occidentale francese, finché un fatto che egli definiva visione solare non istilla in lui il desiderio di tramandare alle generazioni future la tradizione e la cultura della Comunità Bété e africana e realizza i suoi inventari figurativi.
Nasce così il progetto espositivo Connaissance du monde, un’opera di carattere monumentale realizzata a penna e matite colorate su cartoncini formato cartolina, un’inedita enciclopedia visuale sempre in fieri.
Di straordinario interesse anche il suo Alphabet bété, un sistema di trascrizione della lingua Bété consistente in 448 pittogrammi monosillabici.
Il progetto espositivo Cosmogonie, promosso dalla galleria 091 Art Project e patrocinato dall’Ambasciata della Côte d’Ivoire in Italia, presenta i lavori di Frédéric Bruly Bouabré, dopo l’ottimo esito della mostra nel 2022 al MoMA di New York con la retrospettiva Frédéric Bruly Bouabré: World Unbound e più volte presente alla Biennale di Venezia, non soltanto nel Padiglione della Costa d’Avorio della più recente edizione ma anche nel Palazzo Enciclopedico di Massimiliano Gioni.
La mostra intende offrire un affondo critico sulla produzione di Frédéric Bruly Bouabré attraverso un corpus di oltre 60 opere che attraversano un ampio arco cronologico, dal 1994 al 2008, e sono rappresentative della sua ricerca affidata ai topoi ricorrenti, come il sole, le bandiere e le leggende, che contraddistinguono il suo originalissimo immaginario.
Saranno presentate per la prima volta a Palermo le sue installazioni di vario formato dalla spiccata componente verbo-visuale che riflettono sulla storia dell’umanità, cui Frédéric Bruly Bouabré affida la sua visione dell’arte come processo di conoscenza universale.
Esposto anche un omaggio, datato 1994, di Frédéric Bruly Bouabré ad Alighero Boetti.