“IL BRAVO” DI TIZIANO TORNA A VENEZIA DOPO 30 ANNI
Capolavoro giovanile di Tiziano da Vienna alle Gallerie dell’Accademia di Venezia

Dal 24 settembre fino al 20 gennaio sarà possibile scoprire alle gallerie dell’Accademia di Venezia uno dei capolavori della pittura del Cinquecento, “Il Bravo” di Tiziano.
L’opera è arrivata dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e prenderà momentaneamente il posto de La Vecchia di Giorgione accanto a La Tempesta e al concerto.
Si tratta di un’opera giovanile del grande pittore cadorino, databile intorno al 1515-1520, e si s’inserisce perfettamente all’interno della collezione delle Gallerie e in particolare nel contesto della sala VIII, dedicata a Giorgione e ai suoi allievi, ove spiccano Tiziano e Sebastiano Del Piombo.
L’accostamento a Giorgione, alle gallerie dell’Accademia è naturale in quanto proprio ne
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Il Bravo l’impianto scenico con l’’intreccio tra due figure, ritagliate a mezzo busto e stagliate contro un fondo buio, inquadrate a distanza ravvicinata per sollecitare la partecipazione diretta dello spettatore, deriva da invenzioni del maestro di Castelfranco.
Il dipinto tizianesco, di qualità pittorica altissima, ha suscitato molte riflessioni in merito all’interpretazione del soggetto rappresentato con diverse ipotesi, tutte di grande interesse.
Al di là delle possibili letture, il quadro si offre quale originale e potente creazione, dalla struttura compositiva complessa, un capolavoro di intrecci di sguardi, guizzi di luce e macchie di colore che enfatizzano la penetrazione psicologica del racconto.
Due figure maschili si affrontano in primo piano.
Quella di sinistra è un giovane dai capelli biondi, con una ghirlanda di foglie di vite in testa, che guarda il suo assalitore, di cui non vediamo il volto, ma solo il suo profilo in una fitta ombra.
L’osservatore è coinvolto direttamente come testimone di un attacco imminente.
La violenza è annunciata dal pugnale nella mano dell’aggressore, nell’angolo inferiore destro e si trasmette attraverso il rosso brillante della manica intagliata, sulla vittima, il cui viso illuminato da una luce fredda spicca sul giubbone blu intenso.
La straordinaria temporanea presenza di questo capolavoro tizianesco è uno stimolo a dedicare una giornata per visitare Le Gallerie che conservano la più importante collezione di pittura veneta esistente al mondo.
Una ricca anteprima dei capolavori delle Gallerie è presente nel sito: https://www.gallerieaccademia.it