Dall’1 al 18 settembre torna a Pescara Corpografie
CORPOGRAFIE, una rassegna di danza intrecciata alla realtà audiovisiva
Dal 1° al 18 settembre 2022 torna a Pescara, in due distinte sedi, Spazio Matta e Villa Sabucchi la nona edizione di CORPOGRAFIE.
È una rassegna di danza intrecciata alla realtà audiovisiva che, a partire dalla performance, intercetta e convoglia pensieri e progetti, incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalità di libero sviluppo della ricerca artistica.
Punto focale del tema di questo festival, la cui direzione artistica è firmata dal Gruppo Alhena e da Anouscka Brodacz, è la relazione del corpo con lo spazio, atta a stimolare un vero e proprio linguaggio del pensiero fisico e creatrice di esperienze, interferenze ed elaborazioni stimolate dal luogo con cui il corpo interagisce e diventa “paesaggio”.
La danza è la disciplina che consente ancora di sperimentare inedite soluzioni in grado di rilanciare il concetto di rappresentazione.
Per tale motivo il Gruppo Alhena propone per questa sua nuova edizione di CORPOGRAFIE un calendario intriso di progetti innovativi, in collaborazione con una rete di partner strategici che vedranno, dal 1° al 18 settembre, alternare spettacoli e performance di residenza nazionali ed internazionali.
Saranno 19 giorni caratterizzati da attività intense e fortemente innovative.
Il festival si apre il 1° settembre con Corpografie Off, progetto mirato a far rianimare il palco tradizionale a partire dalle potenzialità espresse dalla scena virtuale, che si avvale anche del partenariato con il festival CINEMATICA.
Dal 2 al 4 settembre la residenza in programma avrà il tema Drammaturgia e virtuosismo.
Un percorso di formazione guidato da nomi di prestigio quali la rinomata danzatrice e coreografa francese Marion Castaillet, che lavorerà insieme ai danzatori Andrea Dionisi, Antonio Taurino, Valeria Russo e Marzia Turnaturi, per allestire una rappresentazione finale di questo percorso.
Giovedì 8 settembre sarà di scena Wrlss, un progetto “site specific” di Andrea Micaroni con Simonetta D’Intino, Maristella Mezzapesa e Laura Petrini.
Si tratta di una performance di Danza e Nuove Tecnologie che indaga il rapporto dell’essere umano con l’esistenza e che vede interagire i danzatori con tecnologie senza fili quali luci e musica.
Venerdì 9 settembre sarà protagonista il Balletto di Sardegna con la produzione, Zatò e Ychì, interpretata da Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino e ispirata alla storia di un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese, che racconta di due samurai in lotta e di un Oriente reinventato.
Domenica 11 settembre, in anteprima nella sezione “Nuove Tecnologie” viene presentato Rosarosaerosae – la pelle delle immagini: un racconto multimediale, firmato da Sara Lupoli con interprete Mariz Anzivino e video-scenografie di Alessandro Papa, che indaga il concetto dell’abitare in relazione al corpo e al ricordo che in esso risiede.
Il 15 settembre CORPOGRAFIE propone Orfeo ed Euridice uno spettacolo in cui gli acrobati, danzatori e giocolieri del gruppo Vitamina C sono alle prese con la vicenda dei due sfortunati amanti.
Artemis Danza, in residenza a Pescara dal 12 al 16 settembre, proporrà venerdì 16 settembre due eventi, DOMINA e α Binary, da un progetto ideato da Jessica D’Angelo, incentrato sulla messa in relazione di corpi in situazioni spaziali e fisiche diverse e sulla ricerca di nuove corporeità che per loro stessa natura sono destinate a disgregarsi, innescando un meccanismo di decostruzione del genere e del ruolo.
Gran finale, il 18 settembre, con TOUCH in VR di Ariella Vidach/AiEP, performance fondata sul concept “Dance the Distance” che individua nella realtà virtuale lo spazio deputato a ripensare la coreografia, ad espandere le dimensioni del nostro abitare e a riflettere sulla distanza come spazio, possibilità, apertura e dimensione specifica del nostro tempo.
Nello spettacolo tre interpreti, due delle quali collocate in città diverse, danzeranno una coreografia fatta di nuove modalità di intrecci, di gesti, di contatti in uno spazio virtuale creato appositamente e condiviso.
Una dimensione coreografica innovativa che pone e impone delle inedite metodologie compositive e che trova il suo punto d’incontro proprio in questo festival.
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