Una bella mostra dedicata all’artista ferrarese Achille Funi nel cinquantesimo anniversario della morte.
Focus | Achille Funi (1890-1972) Il volto, il mito
ROVERETO – MART Corso Bettini 43
Dal 30/10/2022 al 05/02/2023
Il 30 ottobre si è inaugurata al MART di Rovereto la mostra Focus | Achille Funi (1890-1972). Il volto, il mito, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Nicoletta Colombo e Daniela Ferrari con la collaborazione di Serena Redaelli.
In occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, il Mart dedica un Focus al pittore ferrarese Achille Funi, di cui al museo sono conservate diverse opere.
Achille Virgilio Funi (Ferrara, 1890 – Appiano Gentile, 1972), diplomatosi nel 1910 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove poi insegnerà dal 1939 al 1960, nel 1914 aderisce al movimento futurista.
Egli elabora una sua particolare versione del futurismo, molto dinamica e originale, per quanto riguarda la suddivisione delle forme e dei volumi mantenendo una certa distanza dal movimento.
Egli è, infatti, più attratto dalle forme piene, tipiche del Cézanne riletto da Picasso, che dal vorticoso dinamismo futurista.
Nel clima del dopoguerra e interessato all’idea del Ritorno all’ordine Funi è stato uno dei fondatori e protagonisti del gruppo Novecento, movimento guidato da Margherita Sarfatti.
La linea teorica del gruppo si orienta verso un recupero della tradizione classica italiana rivisitata alla luce delle esperienze delle avanguardie degli inizi del secolo.
Le sue figure femminili, le nature morte e i ritratti, rientrano tra le caratteristiche dominanti del classicismo degli anni Venti.
Importante anche la sua opera di affrescatore e di mosaicista.
Sue sono numerose decorazioni ad affresco per la Triennale di Milano dal 1930 al 1940, per la chiesa del Cristo Re a Roma, in S. Giorgio Maggiore e nel Palazzo di Giustizia a Milano.
Come suo è anche un grande mosaico nella basilica di S. Pietro a Roma.
La mostra al MART, che ripercorre l’intera carriera dell’artista, si concentra su due temi chiave della sua poetica: il volto e il mito.
I numerosi autoritratti, che testimoniano il mutamento fisico dell’autore nel corso degli anni, sono affiancati ai dipinti di amici e parenti, che mostrano il suo cambiamento di stile.
La mostra è inserita nel percorso e collegata alle Collezioni del Mart, ed è completata da un ricco catalogo con saggi dei curatori e di Lucio Scardino.