Artista trentino che rappresenta il ghiacciaio come metafora dell’esistenza nella sua continua metamorfosi
Federico Seppi – Icebreaker
Boccanera Gallery apre a Trento nel 2007, come spazio di ricerca per sostenere gli artisti emergenti nei diversi linguaggi dell’arte contemporanea.
Nel 2016 lo spazio espositivo, inizialmente situato in una delle zone residenziali di Trento, si trasferisce in un ex capannone industriale nel quartiere nord della città.
Lo spazio disponibile di circa 300 mq permette agli artisti una maggiore libertà di sperimentare diverse soluzioni installative, insieme a una project room che ospita progetti site specific.
Dal 5 marzo la galleria propone la prima mostra personale in città del giovane artista trentino Federico Seppi, nato nel 1990.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia Seppi realizza opere che dialogano tra spiritualità e scienza, tra oriente e occidente, tra natura e artificio.
In sintonia con la natura del territorio, il filo conduttore della mostra è il ghiacciao, visto nel suo essere metafora dell’esistenza nel suo continuo trasformarsi.
Nel ghiacciaio si vivono le contraddizioni del rapporto tra l’immagine straordinaria di grandezza, di luce e di colore da un lato e la condizione di estrema fragilità dall’altro.
In mostra alla galleria Boccanera Seppi presenta una ventina di opere tra tavole di grandi dimensioni, sculture e e carte.
Nelle tavole la foglia d’argento, una volta graffiata, incisa e levata dall’artista, mostra strato dopo strato la spigolosità della roccia sottostante.
Le sculture in legno sono invece dedicate al movimento del ghiaccio spezzato, alla goccia che cade, portano con sé la ‘pelle’ degli elementi della montagna.
Le carte sono raccolte in un libro d’artista dedicato alla trasformazione degli elementi attraverso il movimento per vibrazione delle polveri quasi a registrare allo stesso tempo il respiro dell’universo e il momento del suo apparire.