Le donne nel movimento surrealista non furono solo modelle o campagne ma anche artiste di valore.
Fantastic Women: Surreal Worlds From Meret Oppenheim To Frida Kahlo
La SCHIRN KUNSTHALLE FRANKFURT è uno degli spazi espositivi più prestigiosi e famosi in Europa.
Inaugurato nel 1986, vanta oggi oltre 260 mostre con quasi nove milioni di visitatori. Lo SCHIRN si concentra sui temi più vivi dell’attualità contemporanea e sulle ricerche artistiche più avanzate.
Il suo programma, vario e internazionale , cerca di aprire nuove prospettive e rompere i tradizionali schemi di accoglienza..
Fino al 5 luglio propone una grande mostra sull’arte al femminile.
Donne fantastiche: mondi surreali da Meret Oppenheim a Frida Kahlo ”, è un’importante indagine dedicata alle donne presenti nell’arte surrealista.
La mostra , chiusa a febbraio causa Coronavirus ha riaperto il 6 maggio con orario allargato anche al lunedì.
La donna era un soggetto centrale nelle fantasie maschili degli artisti surrealisti, rappresenta come Dea, diavolo, bambola, feticcio, bambina-donna o meravigliosa creatura da sogno.
Inizialmente le donne artiste si facevano strada attorno al gruppo che guardava ad André Breton, il fondatore del gruppo surrealista, come compagne o modelle.
Non poche passarono direttamente dalla parte dell’artista.
Per la prima volta, la mostra allo Schirn esamina il contributo femminile al Surrealismo e rivela che la partecipazione delle donne artiste al movimento era considerevolmente più grande di quanto generalmente noto o precedentemente ritratto.
I temi propri del Surrealismo si ritrovano nell’opera delle artiste donne: l’inconscio, i sogni, i miti e le metamorfosi, la letteratura e gli eventi politici contemporanei, si ritrovano nel lavoro svolto dalle donne.
Le artiste si differenziano soprattutto dai colleghi maschi per l’inversione di prospettiva: mettono in discussione la propria riflessione o assumono ruoli diversi nella ricerca di un (nuovo) modello di identità femminile e artistica