Una collettiva di artisti di diverse origini fanno riflettere sul tema dell’erosione che modifica il paesaggio, sia nella sua dimensione fisica che in quella interiore di paesaggio umano.
EROSIVE FORCES SHAPE (INNER) LANDSCAPES
Fondata nel 2014 la Galleria Doris Ghetta è una galleria d’arte contemporanea con sede in Val Gardena, nel cuore delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
In stretto legame con la minoranza linguistica ladina e la sua cultura, la Galleria Doris Ghetta promuove il fiorire dell’arte contemporanea, lo sviluppo del pensiero critico e l’educazione all’arte e alla cultura attraverso l’interscambio tra artisti locali e la ricerca artistica internazionale più contemporanea.
Dal 9 luglio 2022 la galleria ospita la EROSIVE FORCES SHAPE (INNER) LANDSCAPES, una mostra, curata da Alessandra Troncone, che è un percorso nel paesaggio di montagna ispirato da una riflessione sulle specificità del territorio Valgardena.
Una mostra che non guarda però al paesaggio solo nella visione esteriore di superfici rocciose che si modificano e si modellano nel tempo per effetto dell’erosione.
La mostra vuol guardare anche al paesaggio interiore, che subisce ugualmente azioni (non più fisiche ma emotive) che lo disintegrano e lo riducono, e infine lo modellano.
Non solo, infatti, le montagne, il suolo e le coste vengono erose, ma anche i valori, come la democrazia, la compassione e la fede.
In entrambi i casi, l’erosione può derivare da forze che vengono sfornate lentamente e che possono richiedere anni, secoli, millenni per raggiungere il loro obiettivo oppure da eventi improvvisi, vivaci che determinano cambiamenti quasi immediati.
Questi sono stati gli spunti per Erosive Forces Shape (Inner) Landscapes, una narrazione intessuta di energie che, con esiti che possono essere positivi o negativi, creano nuove forme e nuove disposizioni, viste attraverso gli occhi degli artisti che le descrivono o le includono nella loro pratica.
In mostra queste riflessioni appaiono nelle opere di:
- Francesco Bertelè (Canzo, Italia, 1978) che evocano su diversi livelli con i loro sottili equilibri lo scontro tra la dimensione biologica e quella meccanica;
- Finbar Ward (Londra, Regno Unito, 1990) che ha realizzato un calco in gesso di una buca scavata nel suo giardino;
- Arnold Holzknecht (Bressanone, Italia, 1960) che propone un approccio alla scultura che erode senza disperdere la materia in eccesso;
- Vibeke Mascini (L’Aia, Paesi Bassi, 1989) che concentra la sua attenzione sui movimenti dei lepidotteri – farfalle e falene;
- Milena Bonilla (Bogotà, Colombia, 1975) che in un video racconta il progetto di ricerca di un gruppo di scienziati che, tra il 2002 e il 2011, ha tracciato le tracce seguite dai cervi nel Parco Nazionale della Selva Boema, al confine tra Germania e Repubblica Ceca;
- Arturo Hernández Alcázar (Città del Messico, Messico, 1978), che, affascinato dall’idea della forza erosiva del suono ha registrato il suono del crollo di massi in una cava di Monterrey, in Messico;
- Alexandra Kadzevich (Odessa, Ucraina, 1992) ha guardato all’erosione fisica e morale prodotta dall’uomo esaminando i siti web di vendita dell’usato da cittadini ucraini a seguito dell’abbandono delle loro case a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo il 24 febbraio 2022.