La mostra di Neto preparata per Bergamo è un inno alla vita, alla materialità della natura e al suo continuo rigenerarsi
ERNESTO NETO. MENTRE LA VITA CI RESPIRA, POLVITERET
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea/ GAMeC di Bergamo è stata inaugurata nel 1991.
Modello virtuoso di gestione condivisa pubblico-privato, il museo si trova di fronte all’edificio neoclassico che ospita l’Accademia Carrara, negli spazi un tempo occupati dal quattrocentesco Monastero delle Dimesse e delle Servite.
Il restauro, con organizzazione degli spazi a fini espositivi,. è stato affidato alla fine degli anni Novanta allo Studio Gregotti Associati International.
La GAMeC è inoltre promotrice e fondatrice di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e collabora attivamente con musei e centri d’arte contemporanea nazionali e internazionali.
Pur con le difficoltà che ancora il Paese sta vivendo a causa della pandemia nel 2021, GAMeC ha presentato un ricco programma di mostre.
Dal 10 giugno viene presentata la mostra ERNESTO NETO. MENTRE LA VITA CI RESPIRA, POLVITERET.
Ernesto Neto (Rio De Janeiro, 1964) è uno degli artisti contemporanei più celebri e apprezzati.
Le sue installazioni immergono il visitatore in ambienti multisensoriali carichi di suggestione, all’interno dei quali i materiali, le essenze e le forme assumono significati molteplici.
Tutto nell’opera di Neto concorre alla creazione di nuovi universi di senso, concepiti come strumenti per curare le ferite della società contemporanea, con particolare attenzione per i temi della natura, dell’ecologia e dell’ambiente.
Pensata come un giaciglio, come uno spazio di sosta naturale sul quale distendersi e condividere l’esperienza della pausa, l’opera di Neto si avvale dell’utilizzo di materiali recuperati in loco, come le pietre e la paglia, insieme a stoffe ed essenze provenienti da quello che la visione colonialista dell’Occidente per secoli ha identificato come “il nuovo mondo”.
Realizzata a distanza di vent’anni dalla prima partecipazione dell’artista alla Biennale di Venezia, curata nel 2001 da Harald Szeeman, la mostra di Neto per Bergamo è un inno alla vita, alla materialità della natura e al suo continuo rigenerarsi.