Luciano Bellet usa la tecnica del Dripping per sottrazione
E così via – And so on. Luciano Bellet – Mostra Passariano
PASSARIANO (Udine) – Villa Manin Stradone Manin, 10
Dal 21/05 al 17/09/2023
Dal 21 maggio è aperta nella sala esposizioni al 1° piano della Barchessa di ponente di Villa Manin a Passariano la mostra E così via – And so on dell’artista friulano Luciano Bellet
Nato a Pordenone nel 1963, Luciano Bellet è uno degli artisti più innovativi oggi presenti sul panorama italiano e internazionale, apprezzato sia dalla critica che dal mercato.
Da sempre il suo lavoro artistico s’incentra sulla difficile condizione dell’uomo contemporaneo, posto di fronte a un continuo e rapido mutamento socioculturale ed è attuato attraverso una sintesi di vari media espressivi, elaborati e sviluppati negli anni.
La sua è un’arte che si sviluppa insieme alla coscienza.
Fin da ragazzo sente il desiderio di tradurre con le mani la sensazione di appartenenza fisica alla terra e al lavoro ciclico delle stagioni.
Aveva tredici anni quanto il Friuli fu scosso dal terribile terremoto e quella dura esperienza ha avuto la conseguenza di scuoterlo e segnarlo nel profondo, pure nel suo percorso artistico.
La sua prima indagine è la scultura: la forma viene plasmata sotto le dita, con sforzo fisico.
Poi, lo studio della luce e le sue declinazioni.
In mostra a Villa Manin si incontrano dipinti tridimensionali dove segni, forme, gesti, colori e materiali assorbono le vibrazioni dell’artista e si fondono insieme, aderendo alla tela.
Sono opere che racchiudono l’intelligenza creativa e la curiosità che hanno spinto fin da piccolo Luciano Bellet a sperimentare materiali diversi.
Tutto iniziò con l’argilla che da bambino Luciano trovava nel campo vicino casa, e che si divertiva a impastare e plasmare, creando figure frutto del suo immaginario.
Una curiosità che l’accompagna costantemente lungo il suo percorso, con un’attenzione particolare rivolta alla trasformazione della materia attraverso il gesto della mano e del calore.
Il desiderio di conoscere e di sperimentare hanno portato Bellet a studiare Jackson Pollock (maestro dell’action painting), Lucio Fontana (fondatore del movimento spazialista) e Mark Rothko (precursore dei pittori color field) per arrivare a creare opere d’arte mutabili che dialogano con lo spettatore.
E così via – And so on. Luciano Bellet, curata da Paolo Toffolutti, presenta 56 opere realizzate con la tecnica del “dripping per sottrazione” e accumuli, opere così definite dallo stesso artista e frutto della modellazione e fusione della lana da coibentazione.
Un percorso che permette di percepire, senza esplosioni di colore o di forme, nelle vibrazioni delle superfici e nella forza dei gesti trattenuti, l’espressività di Luciano Bellet.