Per la prima volta Palazzo Reale celebra in una monografica il talento di Giuseppe De Nittis
A Palazzo Reale di Milano la mostra antologica DE NITTIS. Pittore della vita moderna, allestita fino al 30 giugno

Dal 24 febbraio 2024 Palazzo Reale celebra in una monografica il talento di Giuseppe De Nittis esponendo circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui il Musée d’Orsay e il Petit Palais di Parigi, i Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunquerke, gli Uffizi di Firenze.
A queste si aggiunge poi lo straordinario nucleo di opere conservate alla GAM di Milano e una selezione dalla Pinacoteca di Barletta, intitolata al Pittore, che ne conserva un eccezionale numero a seguito del lascito testamentario della vedova Leontine De Nittis.
La consacrazione di Giuseppe de Nittis (Barletta 1846 – Saint-Germain-en-Laye, Francia 1884) come uno dei grandi protagonisti della pittura dell’Ottocento europeo è avvenuta grazie alla fortuna espositiva di cui ha goduto a partire dalla magnifica retrospettiva dedicatagli nel 1914 dalla XI Biennale di Venezia.
Altre tappe fondamentali sono state la mostra Giuseppe De Nittis. La modernité élégante allestita a Parigi al Petit Palais nel 2010-11, e nel 2013 la fondamentale monografica a lui dedicata a Padova a Palazzo Zabarella.
In DE NITTIS. Pittore della vita moderna si intende esaltare la statura internazionale di un pittore che è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove è riuscito a reggere il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti.
Con essi De Nittis ha condiviso, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi per raggiungere quell’autonomia dell’arte che è stata la massima aspirazione della modernità.
Pugliese di nascita, De Nittis si è sempre sentito profondamente parigino di adozione, e in Francia ha affrontato gli stessi temi cari ai francesi, come il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna.
Quella vita che De Nittis ha saputo catturare lungo le strade delle due metropoli da lui frequentate, in quegli anni grandi capitali europee dell’arte: Parigi e Londra.
Egli ha saputo rappresentare con le due metropoli, in una straordinaria pittura en plein air, i luoghi privilegiati della mitologia della modernità, che saranno collocati al centro di un percorso espositivo che si sviluppa lungo un arco temporale di vent’anni, dal 1864 al 1884, ricostruendo un’avventura pittorica assolutamente straordinaria, conclusasi prematuramente con la sua scomparsa a soli 38 anni di età.
Tra gli altri aspetti della sensibilità di De Nittis non è da trascurare il fatto che egli è tra gli artisti dell’epoca che meglio si è saputo misurare con la pittura giapponese allora diventata di moda.