L’Apprendista Stregone (recensione e trailer)

Nella New York dei nostri giorni, un giovane studente di college è costretto suo malgrado ad accettare un lavoro come assistente ed apprentista per lo stregone Balthazar Blake. Presso di lui, il ragazzo sarà addestrato a combattere contro le forze del male che incombono sulla moderna Manhattan, orchestrate da un altro stregone, il perfido Horvath. Uno spreco di risorse, di attori e di sceneggiatura. Parte promettendo una prova dignitosa, capace di intrattenere quei coraggiosi sfortunati che si aggirano disperati tra le sale cinematografiche d’agosto, che in Italia sono piene di film inutili e destinati all’oblio. Qualche idea carina, un paio di scene riuscite. Per il resto vuoto totale, dialoghi insignificanti, sviluppo narrativo noioso.

Significativo che le sequenze più convincenti citino altre pellicole, come la sequenze delle scope disneyane del noto Fantasia.
Trevo Rabinci prova a salvare la baracca con la colonna sonora ma non c’è niente da fare. La squadra de Il mistero dei templari (produzione, regista e protagonista) fallisce miseramente. Fino alla fine del primo tempo ci si illude che possa andare, poi si precipita, anche grazie ad una sorprendente Monica Bellucci, capace di far passare la voglia di qualsiasi battuta sul suo aspetto fisico. Per smontare gli ormoni di un ventenne bisogna mettersi d’impegno ma ci riesce benissimo, insinuando il dubbio che la recitazione di Cage (aultimamente impegnato a recitare sempre nello stesso modo) possa candidarsi all’Oscar.
Se fosse rivolto ai bambini perderebbe il valore dato dai riferimenti cinematografici. Se fosse rivolto agli adolescenti non si riuscirebbe a sviluppare il coinvolgimento emotivo con l’universitario protagonista, alle prese con una prima fase di maturazione. Se fosse rivolto agli adulti ci sarebbe da ricoverare il regista. Probabile che sia rivolto quindi ad un pubblico di matricole e studenti maturati: in questo caso si può parlare semplicemente di una pellicola deludente e mal sviluppata.
Il livello tecnico sarebbe anche buono, teso a inseguire Harry Potter e superiore a molto di quello che si vede nella proposta del fantasy contemporaneo. Sono i contenuti a mancare e non sono sufficienti due inseguimenti e qualche effetto speciale per uscire soddisfatti dalla sala.
Poco altro da dire, decisamente per appassionati, per quelli che non possono perdersi neanche un film incentrato (alla lontana) sulla magia. Meglio il meno riuscito ma più interessante Aiuto Vampiro, uscito pochi mesi prima e dello stesso tipo.

Avventura, Usa (Walt Disney Pictures, Jerry Bruckheimer Films, Saturn Films, Broken Road Productions, Junction Entertainment, 2010) 111
di Jon Turteltaub

Fonte: Articolo originale

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