All’Hangar Bicocca in mostra il mondo metaforico dell’artista cinese Chen Zhen
CHEN ZHEN. Short circuits
Pirelli Hangar Bicocca a Milano, con i suoi 15.000 metri quadrati è tra gli spazi espositivi a sviluppo orizzontale più grandi.
Luogo dinamico di sperimentazione e ricerca, tra i più attenti all’arte contemporanea, Hangar Bicocca presenta ogni anno importanti mostre personali di artisti italiani e internazionali
Dal 15 ottobre ospita una mostra retrospettiva dell’artista cinese Chen Zhen (1955, Shanghai – 2000, Parigi) che riunisce per la prima volta oltre venti installazioni su larga scala realizzate tra il 1991 e il 2000
Nato e cresciuto a Shanghai, in Cina, vive le atmosfere della Rivoluzione Culturale maoista finchè, nel 1986, si trasferisce a Parigi.
Nella sua ricerca artistica si dedica inizialmente alla pittura, ma poi viene attratto dalla potenzialità espressiva delle installazioni che comincia a sperimentare a dopo qualche anno di permanenza a Parigi.
In questo lavoro di sperimentazione e ricerca Chen utilizza oggetti della vita quotidiana come letti, sedie, tavoli, assemblati in composizioni che cancellano la loro funzione originaria per per dotarli di nuovi significati in una dimensione metaforica.
Egli interpreta le sue opere come espressione di interdipendenza tra materiale e spirituale, scontro-incontro tra culture e visioni diverse della vita, tra oriente e occidente.
Da artista impegnato egli usa l’arte per stimolare dubbi e riflessioni sulle condizioni del mondo, nel rapporto tra globalizzazione e tradizione. Quasi fossero strumenti di cura e purificazione dalla malattia della quotidianità.
Il titolo della mostra Short Circuits/Corto Circuito prende spunto dal metodo creativo sviluppato dall’artista, definito il “fenomeno del cortocircuito”: lo svelamento del significato recondito dell’opera d’arte nel momento in cui viene spostata dal contesto originale per cui era stata concepita in un luogo diverso.