Alla ricerca di qualche idea regalo originale, per Natale!!

Poniamo che per Natale quest’anno voglia ricordarmi di quel fraterno amico di  passate,  indimenticabili e complici scorribande giovanili, che attualmente lavora a Trieste: e sarà davvero un problema rinnovargli la mia immensa stima nei suoi confronti proprio in occasione delle festività più importanti di tutto l’anno!! E poi, se questo piccolo presente proprio deve essere, che sia qualcosa a lui gradito, originale, non i soliti e scontati regali, magari poi riciclati o messi in un angolo del nostro domestico dimenticatoio!! Ed è qui che si svela tutta la bellezza ed innovativa soluzione che la rete può offrirci: ordino direttamente da casa mia, all’ora che mi è più congeniale  (…anche di notte, se non mi gabba il sonno, o di domenica!!), con le scelte di prezzo più adeguate alla bisogna…ed al resto pensano tutto loro!! Ecco: ad esempio una confezione regalo di prodotti tipici della gastronomia calabrese, acquistabile su portali che durante tutto l’anno propongono sempre e comunque ricercatezze originali ed introvabili nella consueta distribuzione commerciale (marmellatine senza conservanti, sottoli in genuino olio di oliva, salubri salumi tipici, ecc.) e che proprio in occasione delle feste di fine anno rifanno il look alle proprie vetrine virtuali, magari integrandole con qualche delizia dolciaria del periodo  di quelle zone!! Ma siamo proprio certi che questi siti siano davvero affidabili, o non si tratta delle solite boiate di cui (..ahinoi!!) internet è piena zeppa??

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Amicizia tra donna e … donna

Se si parla per stereotipi, l’amicizia maschile è un legame per certi versi meno intimo ma, in genere, più solido e duraturo di quella femminile. L’uomo spesso ha un discreto numero di amici storici, con cui condivide prevalentemente momenti ludici, sociali o professionali: la partita a calcetto, la birra al pub, le idee di business. Si tratta di “rapporti” spensierati e genuini dove l’allegria e il divertimento sono protagonisti. Per le donne non è quasi mai così.
Le donne hanno la straordinaria capacità di vivere con profondità ed empatia il sentimento, contrariamente all’uomo, in grado solo di vederne l’aspetto più gioviale e superficiale.
Gli uomini sono consapevoli che l’amicizia è un tassello fondamentale del loro equilibrio e   difendono quel lato creativo e versatile della loro personalità, capaci inoltre, di resistere al tempo e ai cambiamenti che purtroppo anche per “loro” si verificano. La donna, invece, superata una certa età allenta pian piano ogni legame di amicizia per poi ripescarlo all’occorrenza, per lenire qualche dolore o condividere qualche frustrazione. Le amiche si riducono così ad un’ancora di salvezza per superare i momenti critici, come una storia finita o una vita famigliare divenuta insoddisfacente, tipo un muro del pianto in carne e ossa! Quelli che un tempo erano legami autentici e preziosi si trasformano in relazioni di  utilità, destinate a colmare vuoti momentanei e a risorgere o scomparire a seconda dei bisogni, degli umori e degli avvenimenti.

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Amicizia tra donna e … donna

Se si parla per stereotipi, l’amicizia maschile è un legame per certi versi meno intimo ma, in genere, più solido e duraturo di quella femminile. L’uomo spesso ha un discreto numero di amici storici, con cui condivide prevalentemente momenti ludici, sociali o professionali: la partita a calcetto, la birra al pub, le idee di business. Si tratta di “rapporti” spensierati e genuini dove l’allegria e il divertimento sono protagonisti. Per le donne non è quasi mai così.
Le donne hanno la straordinaria capacità di vivere con profondità ed empatia il sentimento, contrariamente all’uomo, in grado solo di vederne l’aspetto più gioviale e superficiale.
Gli uomini sono consapevoli che l’amicizia è un tassello fondamentale del loro equilibrio e   difendono quel lato creativo e versatile della loro personalità, capaci inoltre, di resistere al tempo e ai cambiamenti che purtroppo anche per “loro” si verificano. La donna, invece, superata una certa età allenta pian piano ogni legame di amicizia per poi ripescarlo all’occorrenza, per lenire qualche dolore o condividere qualche frustrazione. Le amiche si riducono così ad un’ancora di salvezza per superare i momenti critici, come una storia finita o una vita famigliare divenuta insoddisfacente, tipo un muro del pianto in carne e ossa! Quelli che un tempo erano legami autentici e preziosi si trasformano in relazioni di  utilità, destinate a colmare vuoti momentanei e a risorgere o scomparire a seconda dei bisogni, degli umori e degli avvenimenti.

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Quando l’Otello è donna

Tecnicamente si chiama gelosia retroattiva, in pratica è quello strano sentimento misto tra possessività e fastidio che si prova nei confronti delle ex fidanzate del proprio lui. Anche se in fin dei conti si tratta di storie chiuse, sepolte, talmente lontane da non essere forse esistite per davvero, capita di provare una forte forma di gelosia verso ciò che appartiene al suo passato, non riuscendo ad accettare che al nostro posto ci siano state altre donne, prima di noi. La gelosia retroattiva è una delle forme di ossessione più comuni nella coppia, che rovina la serenità individuale e ovviamente si ripercuote anche nel rapporto a due. Sapere, oppure solo pensare, che nel passato della persona che ora è “nostra” ci sono state altre donne, altre storie, altri amori,  può mandarci fuori di testa e farci assumere atteggiamenti di chiusura o di aggressione verso il partner. Immaginare che lui ha avuto altre esperienze, fa venire un nodo allo stomaco e tutte le volte che l’ex viene anche solo nominata si sta male profondamente e irrimediabilmente. Ci si convince di rappresentare una delle tante, una tacca in più sulla lista, perchè prima di noi ci sono state altre, e chissà quante ce ne saranno dopo. In questo sentimento c’è la paura del confronto, del paragone, la perdita del senso o forse più della convinzione del concetto di unicità per lui, e anche solo l’idea di entrare in un ristorante dove lui cenava con la sua vecchia fiamma fa star male, oppure sapere che ciò che indossa è un regalo fatto da lei, tremenda tragedia. Ma è possibile “guarire”…o anche solo fermarsi a pensare prima di rovinare tutto.

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Quando l’Otello è donna

Tecnicamente si chiama gelosia retroattiva, in pratica è quello strano sentimento misto tra possessività e fastidio che si prova nei confronti delle ex fidanzate del proprio lui. Anche se in fin dei conti si tratta di storie chiuse, sepolte, talmente lontane da non essere forse esistite per davvero, capita di provare una forte forma di gelosia verso ciò che appartiene al suo passato, non riuscendo ad accettare che al nostro posto ci siano state altre donne, prima di noi. La gelosia retroattiva è una delle forme di ossessione più comuni nella coppia, che rovina la serenità individuale e ovviamente si ripercuote anche nel rapporto a due. Sapere, oppure solo pensare, che nel passato della persona che ora è “nostra” ci sono state altre donne, altre storie, altri amori,  può mandarci fuori di testa e farci assumere atteggiamenti di chiusura o di aggressione verso il partner. Immaginare che lui ha avuto altre esperienze, fa venire un nodo allo stomaco e tutte le volte che l’ex viene anche solo nominata si sta male profondamente e irrimediabilmente. Ci si convince di rappresentare una delle tante, una tacca in più sulla lista, perchè prima di noi ci sono state altre, e chissà quante ce ne saranno dopo. In questo sentimento c’è la paura del confronto, del paragone, la perdita del senso o forse più della convinzione del concetto di unicità per lui, e anche solo l’idea di entrare in un ristorante dove lui cenava con la sua vecchia fiamma fa star male, oppure sapere che ciò che indossa è un regalo fatto da lei, tremenda tragedia. Ma è possibile “guarire”…o anche solo fermarsi a pensare prima di rovinare tutto.

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Follow the white rabbit

L’autostima si costruisce sulla base delle interpretazioni che una persona dà di quello che accade intorno, in base all’immagine di noi che gli altri ci rimandano, a come noi stessi ci vediamo, a come ci giudichiamo e al tipo di valore che ognuno di noi si attribuisce. I risultati che otteniamo fanno il resto. Possiamo dire che questa cosa che chiamiamo autostima scaturisce dai risultati delle nostre esperienze confrontati con le nostre aspettative ideali. E sono molto pericolose le aspettative. Soprattutto quando si parla di donne, il percorso da fare non è così facile, un po’ come quello che fa Alice seguendo il Bianconiglio nella sua tana. Perché Alice nel paese delle meraviglie? Alice, correndo dietro al Bianconiglio si infila in un’apertura buia e stretta. La bambina sa che non dovrebbe ma continua a seguire quel buffo coniglio con l’orologio e il panciotto. Alice finisce per scivolare dentro una profonda buca, ma non deve aver paura perché la sua gonna si apre facendo da paracadute e Alice scende piano piano.  Ecco perché Alice, è la “metafora” ideale per un percorso, perchè descrive un processo di formazione e di crescita, attraversa esperienze, nel mondo delle meraviglie, che mettono in crisi e in discussione tutte le sue precedenti esperienze, le fanno incontrare la possibilità che ci sia anche un altro modo di vedere e vivere le cose. Il suo concetto di “normalità” viene messo certamente in crisi.  Il suo viaggio è fortemente caratterizzato da uno spirito di ricerca e ogni personaggio che le si oppone  è la proiezione di una parte di se stessa, che lei vuole conoscere e che interroga nel tentativo di recuperare l’identità perduta.  Il processo di consapevolezza e di ricerca passa attraverso una caduta all’indietro.

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La Pubblicità Su Twitter

Se avete usato Twitter almeno una volta saprete che il social network del micro blogging ha una vasta popolarità a livello mondiale, Twitter ospita persino un grande numero di celebrità che sfruttano tutto quello che il web ha da offrire. Twitter è stato creato da Jack Dorsey nel 2006 e sfrutta l’idea di base degli sms, ma benché il sito abbia ottenuto una notevole popolarità non ha mai realizzato dei profitti. I social network sono aziende come le altre e per funzionare e coprire i costi della loro attività devono ricevere delle entrate. Il modo più semplice e usato per fare profitti è sfruttare l’internet marketing. Molti social network hanno già integrato dei moduli pubblicitari nei loro siti web per produrre delle entrate, ad esempio Facebook ha dedicato il lato sinistro delle pagine degli utenti agli avvisi pubblicitari. Twitter ha annunciato di recente la sua intenzione di introdurre la pubblicità nei suoi flussi di ricerca per incrementare i ricavi. L’annuncio ha diviso l’opinione degli avidi utenti di Twitter e degli esperti di internet marketing. La maggior parte degli utenti di Twitter non desidera essere bombardata da messaggi pubblicitari perché questo interferirebbe con il loro modo di interagire con il sito internet.

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Ad ognuno la sua paura!

Esistono paure che a solo a sentirle nominare fanno ridere, chi potrebbe aver paura dei frutti di mare, ostraconofobia; della verdura, lachanofobia; degli angoli di case e palazzi, gonofobia; degli oggetti spigolosi, spigolofobia.  Eppure, per chi soffre di queste fobie, oggetti assolutamente innocui come una vongola, un cetriolo o uno spigolo si trasformano in incubi terrificanti, rendendo la vita di tutti i giorni difficile e paurosa come una specie di film dell’orrore. Perchè se aver paura dei serpenti o degli ascensori troppo piccoli è socialmente accettato e capito, temere tremendamente le ginocchia proprie e altrui genufobia o le scale batmofobia, può rendere difficile o quasi impossibile avere un lavoro e condurre una normale esistenza in mezzo alle altre persone. Si tratta quindi di disturbi un po’ insoliti, ma sicuramente seri e invalidanti, che possono colpire un po’ tutti, indistintamente. La buona notizia è che dalle fobie si può guarire, basta scegliere la strada giusta: come affidarsi alla psicoterapia comportamentale, oppure attraverso ipnosi, fino ad arrivare ai farmaci per i casi più gravi. 
Nel dettaglio, quali sono le fobie più comuni, ma anche strane, che influenzano la vita degli italiani?

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Ad ognuno la sua paura!

Esistono paure che a solo a sentirle nominare fanno ridere, chi potrebbe aver paura dei frutti di mare, ostraconofobia; della verdura, lachanofobia; degli angoli di case e palazzi, gonofobia; degli oggetti spigolosi, spigolofobia.  Eppure, per chi soffre di queste fobie, oggetti assolutamente innocui come una vongola, un cetriolo o uno spigolo si trasformano in incubi terrificanti, rendendo la vita di tutti i giorni difficile e paurosa come una specie di film dell’orrore. Perchè se aver paura dei serpenti o degli ascensori troppo piccoli è socialmente accettato e capito, temere tremendamente le ginocchia proprie e altrui genufobia o le scale batmofobia, può rendere difficile o quasi impossibile avere un lavoro e condurre una normale esistenza in mezzo alle altre persone. Si tratta quindi di disturbi un po’ insoliti, ma sicuramente seri e invalidanti, che possono colpire un po’ tutti, indistintamente. La buona notizia è che dalle fobie si può guarire, basta scegliere la strada giusta: come affidarsi alla psicoterapia comportamentale, oppure attraverso ipnosi, fino ad arrivare ai farmaci per i casi più gravi. 
Nel dettaglio, quali sono le fobie più comuni, ma anche strane, che influenzano la vita degli italiani?

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Attento ti cresce il naso!

Sono finiti i tempi in cui, le donne erano considerate le più grandi “pinocchie”. Infatti da uno studio inglese sono stati smascherati quei bugiardi degli uomini, che mentono il doppio delle donne, con una media di 6 bugie al giorno, per un totale di 42 bugie settimanali, se la matematica non è un’opinione! Siamo fortunate se la metà sono bugie bianche e se conosciamo bene quel Pinocchio del nostro fidanzato, per scoprirne almeno la metà di 42.
Ma su cosa mentono gli uomini? Sulle donne (le altre), sull’alcool e sul loro rapporto con il partner.  Tra le bugie preferite dei maschietti ci sono il “Va tutto bene” e le promesse false dettate il più della volte dall’ultimo bicchiere della serata. Molto usate anche le bugie sul cellulare, per evitare di spiegare che non si aveva voglia di rispondere, e, per la pace coniugale, l’utilissima “No, il tuo sedere non è grosso”.

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Attento ti cresce il naso!

Sono finiti i tempi in cui, le donne erano considerate le più grandi “pinocchie”. Infatti da uno studio inglese sono stati smascherati quei bugiardi degli uomini, che mentono il doppio delle donne, con una media di 6 bugie al giorno, per un totale di 42 bugie settimanali, se la matematica non è un’opinione! Siamo fortunate se la metà sono bugie bianche e se conosciamo bene quel Pinocchio del nostro fidanzato, per scoprirne almeno la metà di 42.
Ma su cosa mentono gli uomini? Sulle donne (le altre), sull’alcool e sul loro rapporto con il partner.  Tra le bugie preferite dei maschietti ci sono il “Va tutto bene” e le promesse false dettate il più della volte dall’ultimo bicchiere della serata. Molto usate anche le bugie sul cellulare, per evitare di spiegare che non si aveva voglia di rispondere, e, per la pace coniugale, l’utilissima “No, il tuo sedere non è grosso”.

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