Carol Bove l’artista che ha ottenuto dal Times il riconoscimento di Sculpture’s Woman of Steel
Carol Bove: Chimes at Midnight
La galleria Zwirner negli spazi della 20ma Strada di New York propone dal 29 aprile una mostra personale dell’artista Carol Bove.
Nata nel 1971 a Ginevra, Bove è cresciuta a Berkeley, in California, e ha studiato alla New York University.
Tra il 2009 e il 2013 è stata professore associato di studio d’arte presso il Dipartimento di Arte e Professioni Artistiche di Steinhardt presso la NYU.
L’artista è entrata a far parte della squadra di David Zwirner nel 2011.
Suoi lavori sono presenti in collezioni permanenti in tutto il mondo.
Tra l’altro, fino a novembre 2021 quattro opere dell’artista sono installate nelle nicchie della facciata del Metropolitan Museum of Art e rappresentano la seconda di una nuova serie di commissioni site-specific per il museo.
Carol Bove è inoltre la prima artista donna a conquistarsi il titolo di “Sculpture’s Woman of Steel”, assegnatole dal New York Times nel 2016 per i suoi notevoli successi nella creazione di sculture in acciaio di grandi dimensioni e con metalli pesanti, in un mondo dominato da uomini.
In effetti Carol Bove è un’artista che mostra maestria su una vasta gamma di materiali tra cui acciaio, legni, piume di pavone e travi a elle, tutti materiali che trasforma in opere d’arte e sculture di assemblaggio concettuale.
La mostra nello spazio Zwirner è una delle installazioni più drammatiche dell’artista.
L’intervento consiste nella trasformazione dello spazio della galleria, che avvolge lo spettatore in una presentazione immersiva che considera l’esperienza fenomenologica della forma e dello spazio circostante
Le opere di Chimes at Midnight enfatizzano la verticalità e trasmettono un’apparente leggerezza che smentisce la loro materialità.
Componendo improvvisamente su una scala senza precedenti, Bove schiaccia e modella i tubi di acciaio inossidabile.
Rifiniti con una finitura rosso-arancio opaca altamente satura, questi tubi abilmente manipolati sono giustapposti a fogli piegati di acciaio laminato a caldo.
Queste opere confondono la percezione nel modo in cui elidono un senso fisso della loro scala e materialità.
Le sculture premiano la visione sostenuta da diverse angolazioni e in relazione all’installazione più ampia, “portando così alla coscienza l’atto di guardare”, come ha spiegato l’artista.