Carlo Ciussi è stato tra i protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento.
CARLO CIUSSI. La metamorfosi del colore
La Fondazione Ghisla Art Collection in collaborazione con l’Archivio Carlo Ciussi organizza, nel decimo anniversario della scomparsa dell’artista, la mostra Carlo Ciussi. La metamorfosi del colore, prima retrospettiva internazionale a lui dedicata dopo la morte.
Carlo Ciussi (Udine, 1930 – 2012) è fra i protagonisti dell’arte italiana del XX secolo.
Il suo lavoro attraversa tutta la seconda metà del Novecento e giunge all’inizio del nuovo millennio, mantenendo una coerenza di fondo pur nella grande diversità degli esiti raggiunti nei vari periodi della sua attività artistica.
Nel suo percorso artistico, tuttavia, egli rimase tanto vicino alle correnti a lui contemporanee quanto autonomo nella sua ricerca incessante.
La mostra offre l’occasione per una lettura complessiva dell’opera dell’artista permettendo di tracciarne la storia.
Le ventisette opere esposte sono rappresentative degli snodi cruciali nella storia di Ciussi, dai primi lavori dopo la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia del 1964, sino agli esiti degli ultimi lavori.
Dopo un ventennio in cui l’attenzione di Ciussi sembra prevalentemente rivolta alla geometria, negli anni ‘70 è il colore ad assumere un ruolo centrale nel suo lavoro, con una semplificazione della geometria a figure rettangolari fluttuanti.
Dopo aver partecipato alla Biennale di Venezia del 1986 con due sculture, un importante momento di sintesi è costituito dalla mostra antologica al Museo Revoltella di Trieste nel 1997 e, nel 1998, dalla personale alla Esslinger Kunstverein Villa Merkel di Esslingen in Germania.
La sua fama internazionale era ormai consolidata e, con il nuovo Millennio, si sono moltiplicate grandi mostre antologiche e retrospettive, tanto in Italia quanto all’estero.